Verso la festa del 27 maggio – Luigi Martinelli: “Il gruppo il nostro vero punto di forza”

Ho molti ricordi di una stagione incredibile. Non partivamo certo con i favori del pronostico, ma strada facendo abbiamo assunto consapevolezza. È stata una grande impresa”. Esordisce così nell’intervista rilasciata al Fedelissimo Online Luigi Martinelli, difensore di quel Siena che venti anni fa ottenne la prima storica promozione in Serie A, in vista della festa del 27 maggio organizzata dai Fedelissimi.

Gigi, cosa ricordi con più piacere di quell’annata?

Venivamo da una salvezza ottenuta l’anno precedente e già dall’arrivo in panchina di Papadopulo si era visto un cambio di passo notevole. Ma il vero punto di forza era il gruppo. Ricordo tutto con piacere, ma forse la cosa più bella è stata l’accoglienza dei tifosi una volta tornati da Genova. Appena si sono accese le luci dello stadio è stato uno spettacolo.

Un gruppo unito, dunque, l’arma in più?

Sì, decisamente. Degli esempi lampanti sono le vittorie interne contro Triestina e Catania: in entrambe le sfide eravamo in doppio svantaggio e poi abbiamo vinto, oppure la vittoria contro la Samp in 9 contro 11. Senza un gruppo solido non sarebbe stato possibile.

C’è nel calcio di oggi un gruppo simile al vostro?

Il segreto di ogni squadra vincente è il gruppo. Se proprio devo dirne una dico il Napoli che, con le dovute differenze, ha avuto un’unione simile alla nostra.

Sei più tornato a Siena?

Sì, sono tornato un paio di volte, ma sempre toccata e fuga perché sono spesso in giro per lavoro. Alla festa dei Fedelissimi però non mancherò. Non vedo l’ora

Cosa fa adesso Gigi Martinelli?

Sono rimasto solo relativamente nel mondo dello sport. Adesso lavoro come personal coach. Seguo le persone a livello mentale e di preparazione. Non solo sportivi, ma anche chi si occupa ad esempio di business.

(Alessandro Gonnelli)

Fonte: Fol