VERGASSOLA: QUEST’ANNO NON SONO AMMESSI ERRORI

 

Avranno da sudare i bianconeri. Soprattutto le giovani leve. Simone Vergassola non ammette sgarri. Il capitano, ligio al dovere, puntiglioso, quadrato – in campo meglio starci mezz’ora in più che in meno – lo è sempre stato. Ma dopo la retrocessione le responsabilità sono triplicate: “la Robur non può permettersi sbagli”. E’ con la mente (“serve la testa giusta”), ma anche con il corpo (“lo strumento con cui lavoriamo e che dobbiamo curare al massimo”) che i bianconeri potranno tornare in serie A. Testa bassa, sudore, benzina da mettere nel serbatoio: la bandiera a scacchi sta per abbassarsi, il piede deve essere sull’acceleratore.
Prima domanda standard: come procede il ritiro?
“Tutti quanti abbiamo voglia di partire nella maniera giusta. Chi è rimasto, dopo la retrocessione, si è rimboccato le maniche con il desiderio di rimettersi in gioco. I nuovi hanno dimostrato da subito voglia di lavorare e di applicarsi, si sono messi immediatamente a disposizione del mister. Siamo ripartiti da zero, ma al massimo delle nostre possibilità. Sappiamo di dover lottare per qualcosa di importante”.
Il centrocampo è il reparto che ha subito maggiori cambiamenti.
“Sì, in mezzo io e Codrea siamo rimasti, ci hanno raggiunto Carobbio e Bolzoni. Un cambio di passo importante. Per il tipo di gioco di Conte, che dà grande importanza alla fase offensiva, hanno un gran peso gli esterni che dovranno saltare l’uomo e andare in profondità, giocatori dalle buone qualità fisiche e tecniche: i nuovi li ha scelti il mister, in accordo con il diesse e la società e quando c’è armonia e unità di intenti le decisioni sono sempre azzeccate”.
Lei come si trova nel 4-4-2 di Conte?
“Nel centrocampo a quattro copri bene tutti gli spazi. Nella mia carriera ho giocato sia nel centrocampo a tre che a quattro. Nel primo hai maggiore possibilità di inserirti, nel secondo devi stare più attento a coprire in fase difensiva. Non ho problemi”.
Come ha visto il mister?
“Stramotivato, voglioso di partire e di costruire qualcosa di importante insieme alla sua squadra. Il gruppo è stato costruito nella maniera giusta. Ora sta a noi capire ciò che lui vuole e riempire di benzina i serbatoi. Grazie a Conte la Robur avrà un’identità ben precisa, basata sulla qualità, la forza fisica e la velocità. Davanti abbiamo giocatori interessanti, che sulla carta non dovrebbero avere problemi a far gol”.
La Robur è data per favorita alla riconquista della A…
“Quando una squadra retrocede è messa ovviamente tra le candidate più probabili alla risalita. Ma non è così semplice: il campionato è duro per tutte e le statistiche degli ultimi anni lo stanno a dimostrare. Nessuno ci regalerà niente e il rispetto dovremo guadagnarcelo. Vero è che, anche se non siamo la Juve o il Napoli, veniamo da sette anni di serie A e questo qualcosa vorrà pur dire. Considerando che sono cambiate diverse pedine, sono arrivati tanti giovani, qualche piccola difficoltà all’inizio potremo pure incontrarla, ma il mister e lo staff conoscono bene chi hanno a disposizione. Ci sarà da sudare e siamo preparati”.
Come vi state rapportando, voi più esperti, con i giovani?
“Cerchiamo di dare loro il giusto esempio. Ci sono regole di spogliatoio alle quale devono attenersi. E devono rispettare anche una giusta alimentazione e non straviziare nella vita privata. Noi lavoriamo con il nostro corpo e dobbiamo fare di tutto per raggiungere con esso i risultati. Le cose devono essere fatte perbene, chi sgarra verrà ripreso: io quest’anno non voglio sbagliare niente”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line