VERGASSOLA: NON MI VEDO CON UN’ALTRA MAGLIA

 

Il capitano è tornato. Troppi, due mesi lontano dal campo. La sua voglia di contribuire alla promozione della Robur è immutata. La sua grinta è la stessa, anzi è aumentata: vuole pagare ogni debito, dal campo. E lo conferma: mai più un’altra squadra nel curriculum. Simone Vergassola ormai qua ci ha messo le radici.
Come è stato il rientro?
“Piacevole. Sono rimasto fuori due mesi, per la prima volta: è stato l’infortunio più lungo della mia carriera. Avevo voglia di tornare sul campo, di stare insieme alla squadra sull’erba. E sono felice che sia arrivata una vittoria: se rientravo e non vincevamo mi sarebbero anche girate le scatole…”.
Quando ha fatto il suo ingresso, tutto lo stadio è esploso…
“E’stato bello, emozionante, nonostante non sia più giovanissimo certe cose fanno sempre piacere. Sono a Siena da tanti anni, faccio parte di questa squadra, credo che non vedermi in campo sia stato strano anche per i tifosi, oltre che per me. Credo che abbiamo provato le stesse sensazioni. Gli applausi e i cori mi hanno dato carica. Sono entrato per aiutare la squadra in un momento della partita un po’ complicato. Finalmente ho potuto contribuire giocando e non solo nello spogliatoio. Ed è più bello”.
Ha mai temuto che le cose potessero prolungarsi ancora di più?
“Purtroppo mi ha fermato un infortunio particolare dal quale non sai come venirne fuori. Le cure classiche le abbiamo fatte tutte: lo staff medico del Siena è all’avanguardia, il dottore è a un livello altissimo, lo stesso Andorlini, bravissimo nel curare i recuperi. E i massaggiatori, Dati, Kindt, Cingottini. Purtroppo non è possibile stabilire i tempi di recupero: può succedere in pochissimo tempo come in quattro mesi. Adesso ho ancora un po’ dolore ma rispetto a prima sono migliorato tanto. La pazienza è l’unica cura, per aspettare che l’infiammazione finisca”.
Come l’ha vista da fuori la Robur?
“Una squadra che sta lavorando nella maniera giusta, che ha iniziato un percorso importante. Sta crescendo di partita in partita, abbracciando il nuovo gioco e le idee del mister. Si sta applicando e il lavoro sta dando i suoi frutti. Non abbiamo fatto ancora niente, però: la B è un campionato lungo. Dobbiamo continuare con la voglia e l’intensità attuale, perché ci sono tutti i presupposti per fare qualcosa di importante. E’ giusto gioire per ogni vittoria, ma poi il lunedì bisogna subito ripartire. Abbiamo una montagna da scalare, dobbiamo faticare e sudare ancora tanto, ma se continuiamo così…”.
Con Bolzoni e Marrone in Under 21 si prospetta una partenza da titolare per il capitano.
“Francesco e Luca hanno fatto buone cose, hanno fatto vedere di che pasta sono. Si sono fatti valere. Io sono a disposizione del mister insieme a Codrea. La voglia di giocare c’è, la forma la sto trovando. Mi piacerebbe dare il mio contributo ed essere di aiuto alla squadra. Nel nostro mestiere la cosa più bella è giocare, a maggior ragione dopo tanto che non lo fai. Spero di essere all’altezza”.
La Triestina?
“Ho visto un po’ di Modena-Triestina la settimana scorsa: è una squadra organizzata, con un centrocampo e un attacco ben strutturati, che possono far male. Contro il Modena ha dato dimostrazione di non mollare mai, ci ha creduto fino alla fine e ha portato a casa un pareggio meritato. Affronteremo una Triestina reduce da un 3-0 in casa con il Crotone. Sarà una partita delicata come tutte le altre. Da primi, tutte le squadre ci affrontano con la giusta motivazione e il giusto rispetto. Noi dovremo preparare l’incontro come sappiamo, andare lì a fare la nostra gara come sempre a viso aperto”.
Cosa pensa dello striscione con la finta tifoseria messo a riempimento del “Nereo Rocco”?
“Fa uno strano effetto, particolare. Guardando i campionati esteri, e non solo delle massime serie, gli stadi sono sempre pieni. In Italia, probabilmente, gli stadi avrebbero bisogno di migliorie perché gli impianti siano accoglienti per tutti, famiglie, bambini… Gli stadi dovrebbero essere di proprietà delle società in modo che queste possano intervenire creandoci all’interno centri commerciali, ristoranti…”.
Il suo contratto scade quest’anno: state già affrontando l’argomento con la società?
“Ne stiamo parlando già da questa estate. Spero la cosa si sistemi al più presto. Ho dato fin da subito la mia disponibilità, la voglia di rimanere c’è sempre stata. Noi ‘vecchi’, io per primo, abbiamo un debito con la società, con i tifosi e con la città. Vogliamo sdebitarci: speriamo a giugno di esserci riusciti. No mi vedo proprio con un’altra maglia”.(Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line