Valentina, testa nel pallone “Che bravo il mio Siena”
Vai Valentina. E non fermarti mai. Valentina Mezzaroma non si è mai fermata. Da quando il suo Siena è risalito in Serie A non ha staccato un attimo. Perché lei, l’irresistibile e irrefrenabile vice presidente del club, il calcio l’ha preso come una cosa seria, mettendoci cuore e idee e identificandosi al tal punto con la città che è diventata una contradaiola vera del Leocorno. Del pallone l’aveva fatta innamorare Antonio Conte. Ora che il guru della promozione ha spiccato il volo per Torino, Giuseppe Sannino ha colmato il vuoto, con un avvio di campionato insperato, e la donna del Monte se lo coccola: "Ogni settimana abbiamo un rito: l’aperitivo. Ci mettiamo a parlare davanti a un bicchiere di Gewurztraminer, un vino fruttato, rigorosamente quello. Sannino ha cuore, è passionale, gira in centro e si ferma con tutti. Mi piace, ci piace, è più scherzoso di Conte".
Si aspettava di essere in alto?
"Proprio no. Stiamo facendo bene grazie a Sannino, all’impegno dei ragazzi. Un po’ di fortuna l’abbiamo avuta, ma rosico per il pari di Novara".
Un calciatore che l’ha impressionata?
"Roberto Vitiello. Dicevano: non è adatto per la A. E’ un leone, si è mangiato tutti. Destro è talentuoso e porta il 22, il numero del Leocorno".
Che ha Sannino da nominarlo così tanto?
"E’ preparato e ha carattere. E’ il collante di un gruppo che si identifica in lui. Ma ha visto Destro domenica come è andato ad abbracciarlo? Conte aveva creato una base sul lavoro fisico, lui ha proseguito su quella strada e in allenamento li massacra, anche se non è facile gestirne 32".
A proposito di società, sa che si dice? Che Perinetti, il d.s., a giugno trasloca a Palermo.
"Falso. E basta con chi dice che Perinetti litiga con mio fratello. Il team funziona. E nei successi una piccola parte di merito me la attribuisco. Ho contribuito a creare un ambiente in cui si lavora serenamente. Un po’ come l’Udinese, un club modello. Peccato non poterci essere domani (ho un impegno familiare), avrei voluto conoscere i Pozzo e la signora Giuliana".
Anche lei, Valentina, lavora tanto sul merchandising come la signora Giuliana.
"Ho aperto il negozio accanto alla sede, nella contrada del Drago. Sto pensando alla linea da bambino e a quella da donna con articoli simili a quelli delle università americane".
D’accordo il negozio: ma il progetto è un altro.
"Sì, a dicembre dovremmo inaugurare il nostro impianto di Taverne D’Arbia a 3 minuti dalla città. Un campo sintetico e uno in erba, club house e soprattutto centro medico importante. Non un Milan Lab 2, ma una struttura in cui alimentazione e riabilitazione sono al centro di tutto. Lo staff sanitario lavorerà al meglio".
Torniamo a lei: qualcuno le fa la corte nell’ambiente?
"No, perché tengo le distanze e resto glaciale. Ma mi è piaciuto il presidente del Cesena Campedelli, un signore con me e mio fratello. E non vedo l’ora che arrivi il 17 dicembre (Milan-Siena) per conoscere Adriano Galliani. Dopo la vostra prima intervista mi ha telefonato e mi ha invitata. Confermo: è il miglior dirigente".
Fonte: La Gazzetta dello Sport