Vaira: “Combatteremo ogni battaglia”.

Non smetterà mai di combattere la Robur. In campo e fuori. «Contro tutto e contro tutti»: il direttore dell’area tecnica Davide Vaira.

Siena ancora nel limbo: cosa vi aspettate adesso?
«E’ un’estate che andiamo avanti così, tra spifferi e contro-spifferi. Un giorno ci dicono che possiamo essere ripescati, il giorno dopo che non è così. Impossibile: siamo a ottobre e l’ultima partita che abbiamo giocato è stata in Coppa Italia. Non è giusto, anche per il nostro lavoro. Auspichiamo in un intervento del Governo, l’istanza non l’abbiamo presentata tanto per fare. Un provvedimento che possa mettere fine a questo caos. Se non succederà aspetteremo il 26, poi eventualmente il 28. Ma che ci dicano dove giocheremo. Vogliamo scendere in campo».

Il Siena ha veramente fatto tutto quello che poteva…
«Credo che i tifosi possano essere orgogliosi della loro presidente e della società per come hanno combattuto e stanno ancora combattendo. E, di fronte a un sopruso come quello subito, sempre nel rispetto delle regole e della legge, con le unghie e con i denti. Anna Durio ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di essere una guerriera. In una guerra dispendiosa, dal punto di vista mentale, nervoso ed economico».

Una guerra contro i mulini a vento, o i poteri forti se così vogliamo chiamarli…
«Ma noi non molleremo di un centimetro, lotteremo fin dove potremo».

Cos’è che fa più male?
«Da uomo di campo l’impossibilità di mettere il mister e i ragazzi nella condizione di poter lavorare al meglio. Non posso che ringraziarli Michele che da persona estremamente intelligente qual è, ha gestito la situazione al meglio. E con lui i ragazzi, per quello che stanno facendo: si allenano a mille, cercando di rimanere concentrati; in questo clima paradossale stanno facendo tutto quello che possono. E li apprezzo, come uomini, ancor prima che come professionisti. Ma è normale che risentano di quello che sta succedendo. Sono persone, leggono, si informano. Non ce la fanno più, hanno voglia di giocare, di respirare aria di campo, di sentire l’adrenalina. E’ quella che manca. Allenati, siamo allenati, dopo due mesi e mezzo…».

La Robur uscirà da questo caos comunque penalizzata: c’è il rischio che possa portarsi dietro le scorie di quanto accaduto, almeno all’inizio del campionato, al di là di quale sia?
«Non abbiamo mai cercato alibi e non lo faremo adesso. Dovremo essere bravi a trasformare la difficoltà in forza, non in debolezza. Dovremo dare tutto e di più, altrimenti saremmo dei perdenti. E invece la nostra mentalità è vincente». (Angela Gorellini)

Fonte: La Nazione