UNA SCONFITTA IMMERITATA E CON TANTI RIMPIANTI
Diamo a Giampaolo quel che è di Giampaolo, vale a dire che se il Siena portava in fondo al partita con la Roma, gran merito andava al mister, così come, avendo perso, molte colpe le accolliamo proprio a lui. Nessuno può non tener conto delle differenze tecniche tra le due formazioni. Nonostante la crisi, infatti, è fuor di dubbio che la Roma ha una rosa nettamente più forte della nostra, ma da quanto visto in campo, i tre punti erano ampiamente alla portata dei bianconeri. Chiariamo subito, a scanso di facili equivoci, che la nostra non è una critica assoluta, distruttiva e definitiva, ma un semplice esame di quanto visto in campo con gli occhi del tifoso.
Dopo un primo tempo abbastanza noioso, dove la tattica ha prevalso su tutto, illuminato solo dallo splendido gol di Maccarone, la ripresa è iniziata con un Siena ancora ben vivo, capace, in contropiede, di ribattere agli attacchi, seppure sterili, dei romanisti. Il raddoppio è stato sfiorato in due occasioni e niente faceva presagire la debacle finale. A questo punto, il mister ha optato per Jarolim togliendo Calaiò, abbassando così notevolmente il baricentro della squadra.
La Roma si è ancora più sbilanciata in avanti, ma il Siena non riusciva più a effettuare valide ripartenze, visto che anche lo splendido Maccarone andava a fare la doccia lasciando il posto a Reginaldo, che diventava il solo bianconero in avanti.
Codrea, nonostante l’ammonizione che gravava sulla sua testa, non è stato cambiato e ha raggiunto gli spogliatoi grazie al secondo giallo sventolato dal generoso arbitro Damato.
Giampaolo ha peccato di presunzione credendo che la gara fosse già al sicuro? Non possiamo affermarlo, certo è che i cambi hanno completamente stravolto il volto di una squadra che fino a quel momento aveva tenuto bene il campo contro una Roma piuttosto deludente.
L’esperienza insegna, diceva un vecchio e saggio proverbio, e dagli eventuali errori non si può che imparare. Resta l’amaro in bocca di aver perso punti importanti contro una Rometta e contro un Milan che più scarso non si può, al contrario di quello che altre formazioni, anche più deboli del Siena, hanno fatto (vedi Livorno).
Non gettiamo la croce addosso a nessuno, la rosa manca di elementi importanti come un bel trequartista di qualità e d’esperienza e di quel terzino destro che tanto invoca il mister, ma oggi ci siamo davvero rimasti molto male. Cosa possiamo chiedere? Magari di veder giocare qualche elemento nuovo (Ekdar, Genevier, Garofalo, Rossi, Parravicini, Paolucci dove sono?) così, tanto per vedere se sono meglio o peggio. Anche in questo caso l’esperienza Zuniga insegna…
Antonio Gigli
Fonte: Fedelissimo Online