Una riflessione e una provocazione sui ripescaggi. Di Mario Lisi
Come previsto, ovviamente all’italiana, la montagna ha partorito il topolino. Anzi, ancora non ha partorito nemmeno quello e probabilmente partorirà un mostriciattolo, l’ennesimo abominio giuridico di questa estate calcistica da dimenticare.
E’ notizia di pochi minuti fa, infatti, che il Tribunale del CONI non ha deciso un bel niente e l’insigne Frattini (in cui riponevamo tanta fiducia … sic!) si è preso con i suoi “giudici a latere” altri 3 (tre) giorni per pensare. Evidentemente le scorse settimane non gli sono bastate a farsi un’idea della vicenda ripescaggi!
In realtà CONI, Federcalcio e Lega di Serie B si sono avviluppate in un pasticciaccio inestricabile da cui non sanno più come uscire!
Ora temo che i tre giorni di “riflessione” serviranno solo ad allestire una “exit strategy” collettiva a nostro danno (oltre quello che ci ha già causato) mentre nel frattempo chi deve decidere sarà esposto – chiaramente dall’alto – a pressioni di ogni genere e magari riceverà (se addirittura non lo chiederà…) anche qualche “suggerimento” su come decidere…
Messa così la faccenda non promette niente di buono. Intanto io la butto là: perché domani sera, al fischio di inizio dell’amichevole con la Ternana, i giocatori delle due squadre non rimangono fermi impalati per 10/15/20 minuti? Dal momento che entrambe le squadre non sanno dove giocare?
Farebbe notizia, per quello che può contare…
Mario Lisi
Fonte: FOL