Un mercato al momento incomprensibile
E’ inutile. Le attuali vicende della nostra amata Robur sembrano uscite da uno scrittore di thriller, ogni pagina che leggi trovi un altro incubo, un mistero da risolvere, insomma un problema, un’incazzatura in più. Chi scrive non ha il minimo preconcetto verso la proprietà, anzi gli riconosce il merito di averci portato in serie C con garanzie economiche senza le quali saremmo ancora giocare con Il Trestina o il Montespaccato. Di seguito, però, gli errori si sono accumulati uno sopra all’altro. Non torniamo sul recente passato, se ne è scritto anche troppo, ma andiamo al presente.
Fatto fuori Maddaloni, esautorato Perinetti, ci saremmo aspettati dal calciomercato invernale quegli aggiustamenti che ci dovrebbero permettere di rimanere a galla (i sogni di gloria sono ormai riposti nei cassetti). Ok, il mercato non è finito, ma per ora, dopo 20 giorni di sosta del campionato, se ne sono andati Acquadro e soprattutto Varela, mentre sul fronte degli arrivi abbiamo Laverone, terzino dai discreti trascorsi, ma fermo dallo scorso campionato. Ed eccoci al problema. Oltre all’acquisizione di Laverone il Siena sta trattando Ardemagni, buon bomber fino ad un paio di stagioni fa, e Andrea Tabanelli, altro giocatore esperto. Il calciomercato è un ambiente strano, fatto di voci, chiacchiere, bufale, e quindi il nostro giudizio non può essere definitivo, fatto sta che se i nomi sul tavolo sono questi, non riusciamo a capire assolutamente la strategia della società. Questi tre, ad esempio, sono buoni giocatori, ma in questa stagione hanno giocato poco o niente, prima di averli in campo al 100% passeranno giorni, settimane. Serve questo a migliorare il Siena? Crediamo assolutamente di no. Il passato dovrebbe portare consiglio, ma sembra che non sia così. A Perinetti, altro esempio, è stato imputato di aver costruito una squadra con molte “figurine”, non vorremmo adesso ricadere nello stesso errore. Se la società ha a cuore il prosieguo del campionato, cerchi giocatori pronti all’uso, sarà un consiglio banale ma doveroso. Se poi, come crede qualcuno, il pensiero dei dirigenti è già al prossimo campionato, ok va bene, ma ci sarebbe ancora da terminare e portare in porto senza patemi, quello in corso… e domenica andiamo a Reggio Emilia. (Antonio Gigli)
Fonte: FOL