Un Catania da sballo: l’Inter è abbattuta

CATANIA    Basta un minuto per girare un campionato: Sulley Muntari si alza dalla panchina al 34′ e 60 secondi più tardi compie il percorso inverso, espulso dall’arbitro Valeri dopo due clamorose ingenuità. L’ingresso del ghanese si trasforma in un uragano che rischia di ribaltare la lotta scudetto: il Catania travolge l’Inter, regala un sorriso a Milan e Roma ma soprattutto ai propri tifosi, che ora vedono la salvezza vicinissima. Merito di un allenatore che nella notte siciliana si è manifestato ufficialmente al calcio italiano: Sinisa Mihajlovic ha raccolto una squadra con un piede in Serie B e l’ha portata ad avere ben otto punti di vantaggio sul diciottesimo posto che significa retrocessione. Doverosi ora gli interrogativi sulla corsa al tricolore, con la banda di Mourinho che dovrà andare a Londra per giocarsi il passaggio ai quarti di Champions sapendo che la prossima giornata offrirà la complicatissima trasferta di Palermo.

 

RICCHIUTI SPRECA    L’avvio è tutto di marca catanese: Ricchiuti al 12′ ha sul mancino la palla del vantaggio ma sparacchia malamente su Julio Cesar. Il Catania tiene in mano il match nella prima mezz’ora, pur senza creare grandi pericoli. I nerazzurri guadagnano metri grazie alla fisicità di Mariga e vanno vicini al gol al minuto 34: Milito serve Sneijder, l’olandese rientra sul destro e calcia sul primo palo dove Andujar è attentissimo. Ironia della sorte è ancora Ricchiuti a poter sbloccare il risultato al 39′: fuga di Izco che dal fondo mette in mezzo per l’ex riminese che va al tiro a colpo sicuro, decisivo Lucio in chiusura.

 

BOTTA E RISPOSTA ALBICELESTE    Dagli spogliatoi non esce Mariga: Mourinho e Baresi lanciano Quaresma, passando dal rombo al 4-2-3-1. L‘inserimento del portoghese disorienta il Catania che va sotto al 9’: Sneijder pesca Eto’o sul filo dell’offside, il camerunense sa di non essere nel momento miglior in fase realizzativa e serve l’accorrente Milito. Comodo piatto destro per l’argentino che timbra il sedicesimo centro in campionato e sembra poter ipotecare i tre punti. Sessanta secondi più tardi Quaresma trova Sneijder solo in area ma il mancino dell’olandese è fuori misura. Gli etnei sbandano paurosamente ma non si perdono d’animo e alle soglie della mezz’ora trovano il pari con un’azione magistrale: Izco allarga su Alvarez, cross basso per Maxi Lopez che brucia Lucio e con il destro batte Julio Cesar.

 

MUNTARI SHOCK    Mihajlovic mantiene la calma, Mourinho no: i cambi del serbo sono ineccepibili, mentre il portoghese prima indebolisce il centrocampo togliendo Stankovic per Pandev, poi preferisce Muntari alla lucidità di Cambiasso. L’Inter si trova dunque in campo con il ghanese come unico mediano, un’ala (Quaresma), un trequartista (Sneijder) e tre attaccanti (Milito, Eto’o e il suddetto Pandev). Inevitabile vedere la squadra spezzata in due: il neoentrato è subito ammonito per un fallo al limite dell’area. A calciare la punizione ci pensa Mascara ed è qui che l’apparizione di Muntari riscrive la storia del campionato: netto fallo di mano, penalty ed espulsione. Sul dischetto si presenta il numero 7 rossazzurro che pesca dal cilindro il cucchiaio: il pubblico del Massimino trattiene il respiro prima di esplodere quando vede la sfera che bacia la rete. La disposizione in campo degli ospiti diventa ancora più complicata per la retroguardia e a mettere la ciliegina sulla torta ci pensa il migliore in campo. Martinez sfugge a Lucio e Materazzi, salta Julio Cesar e deposita nella porta sguarnita il 3-1 che affossa l’Inter e concretizza il capolavoro di Sinisa Mihajlovic, sempre più uomo simbolo dei rossazzurri.

 

LA GIOIA DI MARTINEZ    A fine gara il sorriso di Jorge Martinez è quello del Catania intero: “Sono contentissimo per la squadra    dice el Malaka    perché abbiamo subito un gol pesante e siamo stati bravi a reagire. Sono momenti come questi in cui si capisce se una squadra ha carattere e qualità: siamo sulla strada giusta, crediamo al 100% alla salvezza. Dobbiamo continuare così e pensare al Chievo: questa vittoria la meritava tutta la città”.

 

MIHAJLOVIC: AVANTI COSI’    E’ uscito dal Massimino stringendo i pugni e urlando tutta la sua gioia: Sinisa Mihajlovic ha conquistato il popolo rossazzurro. “Il nostro obiettivo è quello di cercare sempre la vittoria: in casa e fuori noi dobbiamo imporre il nostro gioco. Ho dei ragazzi fantastici che in campo ci credono fino all’ultimo minuto. Dobbiamo fare ancora altri otto-nove punti per poterci dire salvi: non abbiamo ancora fatto nulla. Sapevo che sarebbe stata una gara complessa    conclude il serbo    ma confidavo nelle qualità della mia squadra”.

 

BRANCA CHIEDE CONCENTRAZIONE    Prosegue il silenzio stampa in forma ridotta dell’Inter: parla Marco Branca: “Brutto risultato. Fino al gol dell’1-1 eravamo riusciti a controllare bene la gara pur giocando non benissimo, il vantaggio era arrivato un po’ a sorpresa ma abbiamo peccato di scarsa attenzione. Nessuno aveva la testa al Chelsea ma è chiaro che in questo periodo fatichiamo soprattutto da un punto di vista mentale: l’importante è tornare a vincere, già da martedì a Londra”. (MARCO GAETANI)

 

 

Catania-Inter 3-1 (0-0)

Catania (4-3-3): Andujar; Pablo Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Capuano (43′ st Potenza); Izco, Biagianti, Ricchiuti (31′ st Delvecchio); Martinez, Maxi Lopez (38′ st Carboni), Mascara. (30 Campagnolo, 8 Ledesma, 15 Morimoto, 18 Augustyn). All.: Mihajlovic

Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Materazzi, Zanetti; Mariga (1′ st Quaresma), Cambiasso (34′ st Muntari), Stankovic (31′ st Pandev); Sneijder; Milito, Eto’o. (1 Toldo, 2 Cordoba, 15 Khrin, 21 Orlandoni). All.: Mourinho (squalificato, in panchina Baresi)

Arbitro: Valeri di Roma

Reti: 9′ st Milito, 29′ st Maxi Lopez, 37′ st Mascara (rig.), 45′ st Martinez

Note: angoli: 5-5. Recupero: 1′ e 4′. Ammoniti: Biagianti, Martinez, Stankovic e Zanetti per gioco falloso

Espulso: 36′ st Muntari per doppia ammonizione. Spettatori: paganti 10.272, abbonati 10.668

 

Fonte: La Repubblica