Tutti a bordo, si parte. E l’ultimo chiuda la porta.

 

Ci siamo. Ancora poche ore e la nostra Robur scenderà in campo per la prima impegnativa partita di un campionato che si presenta molto difficile ed insidioso.

Fosse dipeso da noi, non avremmo mai smesso di giocare. Dopo la partita con l’Inter avremmo voluto subito ricominciare, tanta era l’amarezza e la rabbia per una stagione buttata alle ortiche fin dal suo nascere.

L’dea che la Lucida Follia era terminata, non l’abbiamo mai digerita e l’agonia a cui abbiamo dovuto assistere per 38 partite, ha innalzato il nostro livello di rabbia a livelli fin troppo collerici.

C’è voluto del tempo per farsene una ragione e alla fine, piano piano, la nostra incrollabile fede ha preso il sopravvento su tutto e l’entusiasmo si è rimpossessato di noi.

Finalmente domenica verrà scritta la prima pagina dell’ennesimo capitolo del voluminoso libro che racconta la storia bianconera.

Non narrerà del proseguimento della Lucida Follia, ahinoi finita in un pomeriggio di maggio,  ma sarà scritta la prima pagina di quella che, ci auguriamo, diventi La Riscossa

L’obiettivo finale è l’immediato ritorno in serie A e, per la prima volta nella sua storia, il Siena si presenta ai nastri di partenza con le stimmate del favorito, un ruolo per certi aspetti gradito, ma che richiede maturità, pazienza e convinzione dei propri mezzi.

In queste settimane di preparazione abbiamo letto ed ascoltato molte dichiarazioni da parte della società, del tecnico e dei giocatori; il messaggio che è arrivato ai tifosi è sicuramente incoraggiante, ma è inutile sottolineare che tra poco più di 48 ore i fatti devono lasciare il posto alle più che gradite parole.

Non sarà una passeggiata, ne siamo tutti convinti,  nessuno pensava al contrario visto che, in qualsiasi categoria, è molto più facile salvarsi che vincere.

Ma Siena vuole vincere. I tifosi, encomiabili come sempre dimostrano la loro fiducia aderendo in modo concreto alla campagna abbonamenti, ma lo choc retrocessione non è ancora dimenticato.

Eravamo convinti che il sogno, il nostro Sogno, non avrebbe mai conosciuto i titoli di coda, non è stato così e ora, dopo essersi leccati le ferite per tutta l’estate, dobbiamo ripartire tutti insieme, lasciando da parte le scorie che il triste epilogo della scorsa stagione ha, inevitabilmente, portato.

I grandi traguardi – e l’immediato ritorno nella massima serie lo è – si possono raggiungere solo se tutti remiamo dalla stessa parte. Non è una frase fatta. E’ il risultato di una fredda analisi che ognuno di noi può fare.

Ci aspettano quarantadue battaglie, una serie infinita di scontri che metteranno a dura prova la pazienza e la resistenza di tutti, dalla società ai tifosi, dal tecnico alla squadra.

In questa vigilia, intrisa di fiducia e speranze, ci stringiamo alla famiglia Mezzaroma, al DS Giorgio Perinetti, al tecnico Conte e a tutta la squadra, a chi è rimasto, a chi è arrivato e, soprattutto, a coloro che, per la stagione negativa che si sono lasciati alle spalle, non godono della totale fiducia dei tifosi, ma che hanno l’occasione di dimostrare il loro valore effettivo.

In bocca al lupo Robur, il treno della speranza sta partendo, saliamo a bordo e partiamo tutti insieme. E l’ultimo chiuda la porta, su questo treno c’è posto solo per chi ama la Robur. (Nicnat)

Fonte: Fedelissimo Online