Turbolenta la stagione del Siena
Troppi cambi e troppe scelte confuse sulla panchina della Robur che sembra non avere un obiettivo definito come dimostrano anche i risultati sul campo che tardano ad arrivare.
Una stagione senza pace.
Sembra sia destinata a non aver pace la panchina bianconera del Siena che da inizio stagione, sta subendo diversi scossoni con continui cambi e diversi malumori che hanno, in qualche modo, condizionato anche i risultati sul campo. Negli ultimi tempi, infatti, la Robur ha subito diversi cambi, sia a livello dirigenziale che di panchina. Nel mese di dicembre 2021, con una nota stampa, l’Acn Siena 1904 srl comunicava la rescissione del contratto del direttore sportivo Giorgio Perinetti e del suo assistente Ds Pierfrancesco Strano dovuta ad una serie di risultati negativi consecutivi che hanno di fatto confinato i bianconeri al tredicesimo posto. Questo cambio dovrebbe portare alla nascita di un nuovo progetto e di una nuova strategia in casa dei senesi, sia a livello dirigenziale che agonistico. Perinetti è stato di fatto sostituito con Giuseppe Cannella, già dirigente della Salernitana, del Modena e del Cagliari. Un curriculum di tutto rispetto quello del nuovo Ds della Robur che però dovrà fare i conti con il particolare momento critico che la società e la squadra stanno vivendo. Serviranno sicuramente molte risorse economiche e delle nuove idee di programmazione anche perché il cambio di dirigenza non è stato la sola novità in casa senese. Infatti per questa stagione, sono già tre gli allenatori cambiati: l’ultimo, Paolo Negro, con il suo vice Franco Paleari, arriva dopo Maddaloni e Gilardino. Mister Maddaloni, in particolare è rimasto sulla panchina del Siena per sole sette partite, contando quattro sconfitte consecutive. Non proprio i risultati attesi dai tifosi che hanno spesso puntato le loro scommesse calcio proprio sulla vittoria dei bianconeri che ad oggi hanno collezionato solo quattro vittorie in casa e due in trasferta.
La ripartenza sognata che non si è avverata.
Dopo la mancata iscrizione al campionato 2020, la ripartenza dell’Acn Siena 1904, la squadra viene riscritta l’anno successivo al campionato di serie C, affidata all’ex campione del mondo Alberto Gilardino. Bene ma non benissimo l’operato di Mister Gilardino che comunque termina nel gennaio del 2021 cedendo il testimone a Stefano Argilli. Argilli avrà la stessa sorte con un esonero dopo solo due settimane d’arrivo e dopo una pesante sconfitta contro il Trastevere. Dopo questa breve parentesi la panchina è assegnata a Pahars coadiuvato da Gazzaev e le difficoltà sono evidenti fin da subito: i due non parlano neanche italiano e i bianconeri riescono a portare a casa solo un punto in quattro partite. Dopo queste meteore la società si riaffida a Gilardino che riesce ad espugnare il quinto posto ed essere eliminato poi nella semifinale playoff. Solo un caso fortuito, legato a diverse defezioni tra le squadre che di diritto restavano in C, il Siena è ripescato ed iscritto. La storia successiva è una storia comunque barcollante che significa una mancanza di identità che si riflette anche sul rendimento di tutta la squadra. Sul destino della Robur aleggiano diversi dubbi complici le diverse posizioni interne alla dirigenza e l’impossibilità di seguire una linea d’urto comune che possa risollevare i bianconeri dal baratro. Probabilmente quello che manca è una visione a lungo termine mentre si arranca per riuscire a portare a casa un risultato utile alla sola salvezza. Molti giocatori in rosa, con contratti importanti ed avanti con gli anni, rendono le cessioni un problema e a queste difficoltà si sommano anche quelle logistiche legate alla situazione sanitaria che porterebbe tantissimi tifosi lontani dagli stadi. Ai senesi mancherebbe dunque anche l’appoggio più genuino: quello del pubblico.
Tutto cambi perché nulla cambi.
L’auspicio è che tra le varie manovre che la proprietà sta mettendo in atto, ce ne sia una definitiva che riesca a restituire la dignità del gruppo alla squadra, dimenticando il passato turbolento e limando eventuali divergenze interne che non fanno bene all’ambiente e lo intossicano. Intanto sono già ripresi gli allenamenti con il nuovo mister e si spera che il futuro, in termini di risultati, di resa e coesione, sia decisamente più benevolo con la Robur e che, magari il prossimo anno, si possa concorrere per risultati più soddisfacenti.
Fonte: Fol