Tre partite per capire chi siamo
Quando si avvicina la partita – e che impegno quello di sabato! – ogni polemica, piccola o grande che sia, deve essere accantonata, nell’interesse della squadra, dell’allenatore e di noi tifosi. Non c’è cosa peggiore per una squadra che trovarsi in una posizione in cui ancora non è riuscita a dimostrare la sua vera forza e questo dal di là dell’impegno che ognuno profonde in ogni allenamento e quando scende in campo. Con la Pistoiese e a Fermo qualcosa non ha funzionato e ha creato qualche malumore, ma questo non vuol dire che chi segue la Robur è passato dall’euforia per una partenza scoppiettante, ad una caduta di fiducia per un’evidente involuzione. Ogni stagione ha la sua storia, le sue dinamiche e i suoi alti e bassi. Una partita può andare bene e un’altra meno, ma il lavoro per standardizzare il rendimento passa attraverso il lavoro teso alla ricerca del gioco. Gilardino e il suo staff stanno lavorando molto per trovare quegli equilibri che al momento sono solo parziali, niente viene lasciato al caso, ma la stagione avanza, la vetta si allontana e di tempo ce n’è sempre meno. Nessuno chiede di vincere il campionato, siamo una matricola che si è presentata ai nastri di partenza molto rinnovata, ma deve essere data un’accelerata, compatibilmente alle reali possibilità della squadra. Ci attende un trittico mica da ridere, tre partite in una settimana di cui due con le big del girone. C’è la consapevolezza che non sarà facile, ma anche la convinzione che i tre impegni ravvicinati potrebbero rappresentare la svolta della stagione. Noi ci crediamo. (NN)
Fonte: FOL