Togni: “La salvezza è molto difficile, anche se siamo solo a 6 punti”

 

Ancora 7 partite e poi, salvo non preventivabili colpi di scena, dopo due stagioni terminerà la sua avventura a Pescara: Romulo Eugenio Togni ha il contratto in scadenza a Giugno ma all’orizzonte non pare esserci per lui la possibilità di restare in Abruzzo. “Ho il contratto fino a Giugno”, conferma, “mi dispiace andare via per la città, per la gente e anche per la società: mi trovo bene. Non mi hanno chiamato per rinnovare, un giocatore capisce: non ho scelto io di andar via, se mi chiamassero resterei. Ognuno fa le proprie scelte nel rispetto reciproco: mi farebbe piacere restare ma se non succede amici come prima. Ringrazierò sempre il Pescara per l’opportunità che mi ha dato”. Fino all’ultimo, però, darà tutto se stesso per la causa biancazzurra: “Non tiro la gamba indietro perché ho il contratto in scadenza come la maggioranza dei giocatori. Brasile o Italia nel mio futuro? Si valuterà a tempo debito, anche se dopo 12 anni qua non è facile rientrare nella mentalità brasiliana a 30 anni anche se ho ancora 4 anni buoni almeno di carriera”.

All’orizzonte c’è la partita con il Siena: “si è parlato negli ultimi due mesi di ultima spiaggia, non la vedo così e non l’ho mai vista così. La salvezza è molto difficile, anche se siamo solo a 6 punti: serve dignità e provare a lavorare bene in queste ultime partite”.

E’ comunque tempo di bilanci, sia personali che di gruppo: “a livello personale non è stata una stagione facile, ma se mi guardo indietro sono soddisfatto. Ho iniziato la stagione fuori rosa per scelta della società, che ho rispettato come tutte le scelte, ho lavorato e mi son ritagliato il mio spazio. Ho la coscienza a posto, ho dato tutto per poter dare una mano. Ognuno nelle difficoltà soffre ma si migliora. Cosa non ha funzionato quest’anno? E’ facile parlare adesso, mi rivolgo a tutti dicendolo. Quest’anno”, dice riferendosi alle precedenti guide tecniche pur non volendo andare nel particolare, “ci son state anche meno regole rispetto all’anno di Zeman, ci sono state cose che potevano essere gestite meglio. Bucchi? E’ arrivato in una situazione particolare e difficilissima e ha provato con tutte le sue forze a cambiarla. Non è un problema tecnico o tattico ma di testa. Ha un carattere forte, ho avuto conte ad Arezzo ed ha una cattiveria, in senso buono,simile alla sua ”. 

Fonte: forzapescara.tv