This is football
Curiosità, stranezze, cose incredibili del o dall’altro mondo. Torna la rubrica con i fatti più curiosi della settimana, le ultime parole famose di personaggi del mondo del calcio e la scoperta di chi fine ha fatto qualche giocatore, meteora o no, passata da Siena.
TURCHIA – Derby infuocato ad Istanbul tra Fenerbache e Galatasaray. Alcuni tifosi del Fene hanno dato della scimmia a Didier Drogba, mostrandogli pure una banana. Secca la risposta via Twitter del centravanti ivoriano: “Mi chiamate scimmia,ma quando un’altra scimmia—che considero un fratello—ha segnato due gol, voi avete esultato”. Si Instagram l’ivoriano ha postato un grafico della teoria evolutiva, con annessa scritta: “Mi chiamate scimmia, ma saltate di fronte al televisore quando sollevo la Champions League. Mi chiamate scimmia, ma diventate pazzi quando mi laureo campione con il Galatasaray”.
SERBIA – I tifosi serbi tornano ancora a farsi vedere. Ogni gara è una guerra e forse dicitura non è mai più giusta. Una bomba rinforzata con decine di chiodi è stata lanciata dai tifosi di Novi Pazar contro gli ultrà del Partizan. Motivo? La regione del Sangiaccato di Novi Pazar è un’enclave musulmana in territorio serbo e da qui la fortissima rivalità con le tifoserie nazionaliste della capitale. Il lancio dell’ordigno -poi inesploso- è stata la risposta degli ultrà di casa ai cori anti-islamici degli ospiti. «In qualsiasi Paese normale non sarebbe considerato un “comportamento inadatto a una manifestazione sportiva”, ma un atto di terrorismo». Ha commentato un sito serbo. Difficile dire il contrario
SPAGNA – “Cosa ci fai qui panchina visto che sei in tribuna?” Potrebbero essere state queste le parole di Casillas al compagno Fabio Coentrao. Il portoghese in fatti, nella gara con l’espanyol, si accomoda tranquillamente in panchina, con scarpe da gioco e tutto il resto fin quando Casillas tenta di spiegargli che Mou non l’ha inserito nella lista di gara, e quindi dovrebbe andare in tribuna. Il terzino indeciso se prendere per buone le parole del capitano o credere a uno scherzo non ne vuol sapere e chiede ad Aitor Karanka, fido vice di Mou. Sì Fabio, è tutto vero. Lui se ne va,mesto mesto. Mou, appena informato del balletto, sghignazza con tutta la panchina.
STATI UNITI – Il procuratore distrettuale dello Utah ha accusato di omicidio il 17enne che ha ucciso con un pugno l’arbitro Ricardo Portillo durante una Partita amatoriale, chiedendo sia giudicato come adulto.
OLANDA – Giallo al Kyocera Stadium di Den Haag, dove lo scorso weekend durante la gara col Feyenoord 16 tifosi si sono sentiti talmente male e sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere. Erano tutti nello stesso sky box, la causa del malore è stata una Space Cake, il tortino a base di marjiuana che in Olanda si serve nei coffee shop e che in questo caso è stato offerto agli ospiti speciali dello stadio. Il club ha preso le distanze sostenendo che la responsabilità è di chi gestisce il catering dei box, la polizia intanto ha aperto un’inchiesta.
KENYA – Un arbitro kenyano di seconda serie, Martin Wekesa Wamalwa, ha citato in giudizio la sua federcalcio chiedendo circa 190 mila euro per risarcimento danni, perché durante un match fra Admiral e Sparki Youth il tecnico di questi ultimi, tale Kajembe, per protesta avrebbe strizzato con violenza i testicoli del signor Wamalwa. Procurandogli prima il collasso e il ricovero d’urgenza in ospedale. E poi l’impotenza definitiva.
STATI UNITI – Leo Messi potrebbe arrivare anche nei cinema nel 2014. La Epic Pictures Group sta preparando una pellicola sulla vita del campione argentino del Barcellona, un progetto che potrebbe essere pronto per uscire nelle sale cinematografiche per l’inizio del Mondiale di calcio di Brasile 2014. Il film sarà basato sulla biografia ‘Messi: The Inside Story of the Boy Who Became a Legend’, con i produttori che pensano di centrare la storia sull’infanzia di Messi, le sue umili origini e su come ha superato gli svantaggi del suo fisico, come la sua statura, per diventare uno dei migliori giocatori di tutti i tempi.
FRANCIA – Braccio di ferro tra la Federcalcio francese e il Monaco Football Club, che vuole continuare a militare nel campionato di Francia mantenendo però la sua sede sociale nel Principato, con tutti i vantaggi fiscali che questo comporta. Secondo una nota diffusa domenica scorsa dal club monegasco, il presidente della FFF, Noel Le Graet, avrebbe chiesto all’ASMFC 200 milioni di euro per poter continuare a giocare in Francia, oltre che confermare che dal giugno 2014 tutte le squadre dovranno possedere la propria sede sociale in Francia. Una vera batosta per l’ex oligarca russo, visto che i vantaggi fiscali del Principato rappresentano per lui una vera manna dal cielo, rispetto alla tassatissima Francia.
ESTONIA – Di falli ne abbiamo visti tanti, ma forse questo è uno dei peggiori. Spesso il cartellino rosso è considerato un provvedimento eccessivo, ma stavolta appare persino lieve. Guardate cosa è successo in Estonia: un calciatore, pressato dall’avversario, decide di farsi giustizia da sé a suon di calci e pallonate. Il tutto di fronte agli occhi dell’arbitro… GUARDA IL VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=dZZF_D_hwhQ
DANIAMRCA – Lars Jacobsen era visibilmente entusiasta per la conquista del titolo danese, tanto che la sua gioia ha travolto anche la stampa, in tutti i sensi. Al termine della gara finita 0-0 tra Copenaghen e Brondby, che ha consegnato il titolo di Danimarca alla squadra capitolina, il calciatore Lars Jacobsen ha pensato bene di esultare entrando in tackle su… un giornalista. Peter Moller, di una tv danese, l’ha presa bene, scoppiando a ridere. GUARDA IL VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=1bcoLgSB7ow
LE ULTIME PAROLE FAMOSE – “La polemica sul patch della Champions? Sono cose che lasciamo agli altri, è stato un errore nella foto, ma qualche poveraccio ha costruito chissà che cosa”. (Adriano Galliani )
CHE FINE HANNO FATTO? – Il 7 maggio 2006 resterà impresso nella sua memoria: l’esordio in A, con la maglia del Siena, a San Siro contro l’inter. È la storia di Pasquale Iadaresta, allora bomber della primavera bianconera che dopo allora non ha più calcato grandi palcoscenici. Il suo è un girovagare in C, che lo porta a Poggibonsi, Val di Sangro, Torres, Foligno, Vibonese, Pro Sesto, Fano e L’Aquila. Poi, nell’estate del 2011, dopo un infortunio la ripresa a Crociati Noceto, Eccellenza emiliana, dove torna a segnare e chiude in doppia cifra. Quest’anno prima l’avventura a Fidenza, in D, fino a dicembre e poi il trasferimento al Bolgiasco, sempre in D, ma in un girone diverso, dove ha chiuso a metà classifica.
A cura di Luca Casamonti
Fonte: Fedelissimo Online