Terzi: “Volevamo salvarci per meriti nostri. Annata particolare, ma bravi a ritrovare compattezza”
“L’importante era salvarci prima dell’ultima giornata anche se con un po’ di sofferenza”. Claudio Terzi non nasconde le difficoltà che hanno accompagnato questa stagione, motivo per cui il raggiungimento della salvezza è stato accolto quasi come una liberazione da tutta la squadra. “È stata un’annata particolare – spiega il centrale bianconero al termine della partita al Fedelissimo Online e a Canale 3 – eravamo partiti con altri presupposti ma poi ci siamo dovuti calare in un campionato differente. Abbiamo trovato una compattezza importante nelle ultime partite, anche se sono arrivati tanti pareggi. Infatti quello di oggi (ieri, ndr) è il sesto risultato utile. Ci siamo tirati fuori dalla lotta per i playout e siamo molto contenti di passare una buona Pasqua e farla passare anche alla società e a tutti i tifosi”.
Un successo sofferto ma voluto fino all’ultimo, come testimonia la seconda rete consecutiva di Ardemagni arrivata proprio sul filo di lana: “Ci eravamo parlati, dicendoci che dovevamo pensare solo a questa partita e provare a vincerla a prescindere dai risultati delle altre. Infatti non abbiamo voluto sapere niente anche a partita in corso perché può capitare, come accaduto a noi, che anche gli altri segnino al 90esimo. Siamo contenti di aver vinto e di averlo fatto non per demerito di altri ma per merito nostro – ribadisce il capitano bianconero – e una salvezza conquistata così è ancora più bella. Ci siamo regalati una partita vera all’ultima senza dover pensare all’incubo playout ma solo in maniera propositiva”.
La vittoria di ieri consente infatti ai bianconeri di tornare a sperare anche in un ingresso nei playoff che, fino a qualche giornata fa, appariva come utopia: “Contro il Cesena giocheremo per provare a vincere. Non si sa mai, nel calcio può succedere di tutto. Non abbiamo niente da perdere e siamo contenti di affrontarla con la testa libera per provare a regalare qualcosa che dopo il girone di andata sembrava insperato”. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol