Terigi: “A Siena mi sono sentito amato e apprezzato come uomo”

Mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera a Siena, mi sentivo amato, apprezzato, come uomo; come calciatore puoi piacere o meno, l’importante è la stima verso la persona». Leonardo Terigi, al momento in forza al Ghiviborgo in Serie D, è tornato a parlare della Robur, dove è stato in due differenti parentesi fino alla passata stagione. «Ero contento, all’inizio, nel vedere che le cose stavano andando bene, che il Siena avesse imboccato la strada giusta – spiega l’ex bianconero alla Nazione in una intervista rilasciata ad Angela Gorellini –, ma da quello che sento e leggo, mi pare non sia così. Mi dispiace che ci sia una frattura tra la società e i tifosi: alla fine la squadra appartiene a loro. Mi auguro che entrambe le parti possano venirsi incontro, per il bene della Robur; anche se ai sostenitori bianconeri è difficile chiedere di più visto tutto quello che hanno vissuto».

Il centrale viareggino è rimasto molto legato ai suoi ex compagni: «Se non vedo le partite, guardo gli highlights: la squadra è buona, gioca bene, le sue occasioni le crea. Ultimamente è stata sfortunata, ma le partite si decidono anche per episodi. Sono contento per Paloschino, che ha trovato continuità e gol, per Francesco (Disanto, ndr) che sta giocando una stagione clamorosa, per Lanni che si sta confermando un portiere di assoluto livello. Ora arriva il momento cruciale del campionato: nelle prossime giornate i ragazzi dovranno ottenere più punti possibile, che l’avversario si chiami Vis Pesaro, Lucchese o Alessandria». «Tanto di cappello ai giocatori, comunque – aggiunge –, non è facile giocare in determinate situazioni, andare avanti per se stessi e per i tifosi. E il futuro, parlando da esterno, non lo vedo sereno».

Fonte: Fol