Tarantino: “Serve tracciare una linea e ripartire. La proprietà non mi ha chiesto di cedere nessuno”
Oggi è stato il giorno di Massimo Tarantino. Il nuovo direttore sportivo bianconero, annunciato a sorpresa nella giornata di mercoledì, si è presentato alla stampa spiegando come è nato il suo arrivo ai piedi della Torre del Mangia e i suoi obiettivi. Di seguito le sue dichiarazioni:
Arrivo – “È per me un grande piacere oltre che un onore rappresentare da questo momento una società importante come Siena. Porto con me grande entusiasmo e responsabilità, cercherò di fare tutto quello che è nelle mie possibilità e competenze”.
Contatto – “Il mio rapporto con la proprietà nasce tanti anni fa. Ho conosciuto il presidente ai tempi di quando lavoravo alla Roma, abbiamo mantenuto un rapporto extra calcio fino a quando ha avuto questa idea qualche mese fa, ragionando sul rinforzamento dello staff dirigenziale. Abbiamo avuto bisogno di alcuni tempi per chiarire, fino all’opportunità che si è creata e che ci siamo trovati a condividere”,
Estate 2020 – “Si parla di due proprietà differenti. Mi ricordo che il Siena era stato trattato da un gruppo di Roma. Questa cordata stava trattando il Siena e mi aveva individuato come il responsabile tecnico. Forse era destino che venissi qua”.
Stagione – “Ho visto tutte le partite del Siena, ma l’ultima l’ho vissuta con più partecipazione. È una squadra che conosco benissimo. Non ho il vissuto, ma la qualità e le potenzialità della squadra le ho potute vedere in tutte le sfaccettature. Il fatto che io oggi sono qui nasce da un’esigenza di riportare in questa squadra serenità per continuare a fare il miglior campionato che può. Non ho sostituito nessuno, sono qui per lanciare un messaggio di costruzione. Nell’arco della stagione ci sono difficoltà, ma se sono qui è perché ho piacere di condividere questo viaggio. Voglio aiutare con la mia presenze e mia esperienza”.
Programma – “Sono qui perché credo in ciò che faccio. Se il programma sarà a lungo termine lo dirà il tempo, i programmi nel calcio da un giorno all’altro possono cambiare. Mi piacerebbe stare qui più a lungo possibile, l’idea della proprietà è a lungo termine. Ho fatto gli ultimi 10 anni di professione tra Serie A e Serie B e oggi sono a Siena, ho accettato questa sfida perché il presidente mi ha dato quella forza che serviva per sporcarmi un po’ le mani. C’è tutta la buona volontà per costruire qualcosa di importante”.
Squadra – “Non voglio dire qualcosa che non era di mia competenza, quello che è stato detto non mi riguardato. Di certo sono arrivato perché il presidente mi ha assicurato che ha tutta l’intenzione di rendere più competitiva la squadra. Uno dei motivi per cui sono stato stimolato a venire è perché so quanto questa sia una squadra forte. Ci sono giocatori importanti, tra questi la proprietà non mi ha mai accennato di voler dare via qualcuno. Da oggi responsabilità me la prendo io, poi decideremo come intervenire. L’obiettivo è avere una squadra forte, se ci muoveremo è solo per fare un salto di qualità”.
Salvini – “Il presidente ha fatto una scelta importante, inserendo una figura in più. Da oggi Salvini si occuperà di tutti gli aspetti riguardanti la direzione generale. Riconosco nella gestione precedente la qualità del lavoro fatto e la qualità della squadra. Se in Serie C ha un valore importante è merito di chi c’era prima di me. Sono già arrivati giocatori nuovi, ma non mi posso assumere responsabilità delle scelte fatte fino ad ora. Sono comunque convinto che anche queste sono state fatte con una logica. È normale che la società fosse andata avanti”.
Ferroni – “Ha dovuto gestire un mese difficile, ma lo ha fatto con la più grande dedizione possibile. È una persona che ha lavorato per il Siena nel suo momento più difficile e avrò il piacere di coinvolgerlo in tutte le operazioni. Sarà un collaboratore prezioso che avrò piacere di conoscere giorno dopo giorno”.
Pagliuca – “Abbiamo parlato toccando tutte le situazioni, sia di mercato che delle esigenze tecniche che valuteremo”.
Ambiente – “Nel momento in cui una società ha giocatori forti è normale che siano appetibili, poi se vengono fuori delle notizie di difficoltà societarie una società diventa attaccabile. Tante squadre si sono fatte sotto, ma l’obiettivo nell’immediato obiettivo è rasserenare l’ambiente, sfruttando il massimo della rosa che abbiamo a disposizione”.
Crescenzi e Silvestri – “Ieri erano in campo perché il mio obiettivo è quello di ripristinare tutti i valori che tutta la squadra ha a disposizione. Si veniva da un mese difficile per una serie di motivi, ma non ho trovato grandissime resistenze. Il problema di Silvestri e Crescenzi non mi compete perché è precedente, ieri erano in campo regolarmente e saranno a disposizione dell’allenatore. Non è detto non ci possano essere movimenti ma finché ci sono abbiamo il dovere di rispettare il nostro patrimonio cercando di utilizzarlo. Loro sono integrati e a disposizione dell’allenatore. Ieri c’è stata una bella condivisione. Poi bisogna capire se ci sono anche esigenze da parte dei ragazzi. Mi prendo qualche giorno per arrivare ad alcune conclusioni, che non è detto siano positive. Potranno esserci delle uscite ma voglio prendere decisioni con serenità”.
Futuro – “Alzare l’asticella è inteso in generale. Sono appena arrivato, ho parlato poco con tutti. Cercheremo di caprie anche in base alle opportunità di mercato come migliorarci. L’obiettivo di questi cinque mesi è fare il miglior campionato possibile. Da adesso si lavorerà in quella direzione, poi ci sarà un momento in cui si programmerà la stagione nuova e magari capire dove mettere un mattoncino. Il mio accordo? È di un anno e mezzo ma spero che l’impegno possa durare molto più a lungo”.
Serenità – “Il mese di dicembre non è stato facile. Da qualche giorno sono qui è ho spiegato qual è la direzione di cui ha bisogno questa squadra, ma è un lavoro lungo da fare. Di sicuro il fatto di vedere che una società potenzia lo staff dirigenziale mettendo una figura di supporto alla squadra probabilmente nei primi giorni può aiutare a portare un po’ di serenità. Si è messo intanto una prima base che ci può riportare a viaggiare verso quei valori di inizio campionato. Il momento non è superato, ma è evidente che è stata fatta una scelta di dare un segnale forte per ripartire. Il messaggio è stato recepito, dobbiamo tracciare una linea e ripartire. Spero che la piazza ci possa aiutare”.
Settore giovanile – “Io nasco da lì. È stata una delle esperienze più belle a livello professionale, credo molto mei giovani e penso debbano diventare una risorsa a medio-lungo termine. Il presidente mi ha affascinato quando mi ha detto che vorrebbe avere un giorno la possibilità di consegnarmi le chiavi del Siena, è una responsabilità ma queste chiavi le voglio anche usare. Lavorare per i giovani deve essere un dovere per una società come il Siena che lavora in una categoria in cui le risorse scarseggiano. Il settore giovanile può essere una di quelle risorse e lo seguirò con grandissima attenzione”.
Comunicazione – “Spero di essere sempre coerente con quello che dico. Ogni parola diventa un impegno, per cui cercherò di essere sempre onesto con tutti. Dall’altra parte è importante per il bene del Siena che arrivi sempre il messaggio giusto, quindi chiedo di veicolare tutte le notizie nella maniera corretta. Intanto il primo messaggio che mandiamo è che ripristineremo le interviste pre e post-partita”.
Allenamenti – “Abbiamo il piacere di annunciare che ogni rifinitura la squadra la farà allo stadio, perché deve vivere lo stadio e Siena. È un piccolo cambiamento rispetto alle abitudini. Quercegrossa? È uno degli argomenti che affronteremo in questi giorni. Faremo il punto per cercare di ottimizzare quei pochi impianti che abbiamo affinché possano essere sfruttati nel miglior modo possibile, sia dalla prima squadra che dal settore giovanile”.
Imolese – “Ai tifosi dico che vogliamo scrivere una bella storia, ma ci serve il loro aiuto. A partire da domenica, una partita difficilissima. Dobbiamo lavorare affinché la squadra si presenti al meglio e cercare di ritornare ai valori di inizio campionato”.
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol