Stadio e ACR Siena: il programma di Nicoletta Fabio

“Nel mio programma si parla di trasparenza, onestà e competenze. Secondo me, tristemente, questi aspetti alla Robur sono venuti meno nell’ultimo periodo. Se sarò sindaco e mi prenderò in carico il problema della Robur, il principio guida per strutture, società, progettualità e quant’altro sarà questo”. Nel secondo incontro promosso dal Siena Club Fedelissimi, ad intervenire nella sede in viale Europa è stata Nicoletta Fabio. Di fronte ad un buon numero di tifosi, la candidata civica con la sua lista, appoggiata dai partiti da centro destra, si è soffermata sui temi di stretta attualità riguardanti la Robur, a partire dalla delicata situazione societaria che si è prefigurata da un po’ di tempo a questa parte: “So bene del comitato d’affari e chi siano le persone a cui non gliene poteva fregare di meno della Robur. Una delle ragioni per cui ho deciso di candidarmi è fare pulizia di certa gente, penso che Siena ne abbia piene le tasche. Non li conosco personalmente, tantomeno Montanari. Penso che quest’ultimo si sia dimostrato una personale inaffidabile, sia per quanto riguarda il Siena che Paycare. Entrambe le vicende hanno toccato il lavoro delle persone e tutto l’indotto che poteva essere portato”.

“Io non so dire quale sia la soluzione migliore – prosegue – ma gli scenari si sa quali sono. Uno è che questo signore, nel giro di poco, cacci dei soldi. Non avendolo fatto finora, francamente mi sembra improbabile, e se lo facesse sarebbe forse anche un po’ sospetto. Non mi farebbe stare tranquilla. Il secondo scenario è che la società fallisca e a quel punto va in carica al sindaco, che si assume la responsabilità in prima persona, vagliando tutte le alternative, valutando l’onestà, la solidità e l’affidabilità di chi si presenta. Da cittadina – spiega – mi piacerebbe se un domani potesse venire fuori una cordata di imprenditori locali. Ci possono essere però delle alternative. Posso dire che in questi giorni ho avuto un’interlocuzione con un imprenditore che potrebbe essere interessato, non del territorio ma che ha un legame sentimentale con la città e che vive il mondo del calcio. Io mi metterò a disposizione per individuare la soluzione imprenditoriale migliore, più seria. Lo farò senza cedere a ricatti e a pressioni, né di tifosi né di altri. Se sarà Serie D o Eccellenza vedremo. Nel caso interloquirò con Gravina, come è stato fatto in passato. L’importante è che ci sia una progettualità. Quando ci sarà un progetto nuovo si potrà riparlare anche di stadio e altre cose. Ora abbiamo bisogno di stabilità. Ipotesi del ritorno degli armeni? Ne sono al corrente, è una delle voci che girano. Essendo società private, anche se fossi già sindaco, non potrei farci niente. Sicuramente per me sarebbe un problema”.

Toccato inevitabilmente anche l’argomento stadio: “Non siamo ancora certi della revoca, ad oggi nell’albo pretorio non c’è niente, dalle carte comunali la cosa non è ancora definita. Ammettendo che lo sia, un rifacimento totale credo sia fuori da ogni prospettiva. Ci sono dei problemi immediati, tra ristrutturazioni e adeguamenti, da risolvere perché il Siena possa giocare da subito al ‘Franchi’. Un progetto più a lungo termine troverà sicuramente spazio nel mio programma, senza promesse faraoniche ma con l’obiettivo di avere uno stadio più efficiente e moderno, tenendo conto della questione parcheggio. Sono d’accordo sul fatto che lo stadio sia uno dei nostri biglietti da visita, sia perché gran parte dei flussi turistici arriva da quella parte, sia perché è nel cuore della città. Solo per la manutenzione avrà dei costi significativi ma credo che la Robur se lo meriti. Per me quindi sarà una priorità. Il giorno dopo la mia eventuale elezione sarà una delle prime carte sul tavolo, su questo mi sento di rassicurarvi. Il tipo di lavori che dovranno essere fatti penso dipendano anche dalla Serie in cui la squadra potrà giocare. Su questo gli scenari sono piuttosto bui, come opaca è stata la gestione societaria”. (Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol