Squilli la fè!
Il destino della Robur sarà deciso dall’esito delle prossime 3 partite: Bologna e Genoa in casa, con l’impegno infrasettimanale a Roma in casa della Lazio.
Alla fine di questo triplo impegno e in base ai risultati raccolti si potrà avere un quadro più delineato sulla posizione del Siena e sulle possibilità, reali, di salvezza.
Se fosse un film si potrebbe titolare “Tutto in una settimana”, ma purtroppo per noi, non è una pellicola, bensì una situazione che ci viene sbattuta in faccia dalla realtà.
Ci giochiamo tutto, sembra un assurdo, ma il nostro campionato, nove lunghi mesi, 38 partite, verrà deciso da questa settimana di fuoco, tre appuntamenti al calor bianco che dovranno essere affrontati con testa, gambe e cuore.
Gli ultimi risultati hanno riacceso la speranza nei tifosi che sono ponti a recitare la loro parte fino in fondo, con la passione che li contraddistingue, con volontà e la consapevolezza che il pubblico senese, nei momenti topici, riesce sempre ad assumere il ruolo di dodicesimo uomo in campo.
Non è una frase fatta e fin troppo abusata, è una realtà assodata negli anni.
Il Rastrello, per la sua conformazione, è uno stadio temuto dagli avversari, un impianto dove il peso del tifo ha una valenza importante.
Dal campo si potrebbe sentire il battito del cuore di ogni tifoso, figuriamoci un incitamento a tutta voce dell’intera platea. L’urlo che sia alza dalle tribune segue un percorso molto breve, in un attimo avvolge ogni giocatore in campo ed ha un effetto tanto esaltante per i ragazzi in maglia bianconera, quanto devastante per gli avversari.
Non epica e superata prosa, non lo diciamo noi, lo riferiscono molti di coloro che, da una sponda o dall’altra, sono stati chiamati a misurarsi in questa sorta di moderna arena.
E il Rastrello dovrà veramente trasformarsi in un’ arena, il tifo dovrà spingere i nostri a moltiplicare le forze, gli avversari dovranno capire che davanti non hanno una squadra ma un’intera città.
Tutti dovremo dare il nostro apporto, nessuno escluso. Non sarà difficile per un senese vivere la partita con questo spirito, siamo abituati alla “battaglia”, ma domenica dovremmo essere bravi a trasmetterlo a chi scenderà in campo. Come la storia insegna, non è stato mai facile per nessuno ammainare la Balzana, solo forze nemiche preponderanti ci sono riuscite – e non sempre, anzi….- ma domenica , in questa moderna battaglia, le forze saranno pari: undici contro undici. La differenza la possiamo fare solo noi tifosi. E noi ci saremo, dall’inizio alla fine, a difendere un sogno che è diventato realtà. Squilli la fè! (nn)
Fonte: Fedelissimo Online