Sorpresa ad inizio stagione, poi la penalità e una vittoria che manca da nove turni. L’Imolese ha bisogno di punti

Nel primo scorcio di stagione ha sorpreso un po’ tutti, perché era difficile immaginare che una squadra così giovane se la giocasse a viso aperto in ogni partita a prescindere dall’avversario. Ma sono state proprio l’intensità e la spregiudicatezza le armi con cui l’Imolese ha messo in difficoltà tanti in questo campionato, dalle dirette rivali in lotta per la salvezza alle più accreditate di questo girone. Lo sa bene anche la Robur, che nella gara di andata dovette soffrire più del previsto per strappare un punto dal ‘Galli’ , in una partita che regalò numerosi capovolgimenti di fronte.

Dopo un avvio brillante che le aveva permesso di stazionare a lungo nella parte alta, però, la formazione guidata da Gaetano Fontana ha progressivamente perso posizioni in graduatoria fino a scivolare nelle zone calde. L’ultima vittoria rossoblu risale addirittura allo scorso 23 ottobre (5-0 al Grosseto), dopo la quale sono arrivati soltanto tre pareggi nelle successive nove gare, pur a fronte di prestazioni comunque all’altezza.

A complicare ulteriormente i piani dell’Imolese ci si sono messi anche fattori esterni. In primis la decisione della Corte d’Appello, che ha inflitto due punti di penalizzazione al club per aver presentato una documentazione formalmente non corretta in merito alla cessione societaria, avvenuta in estate con il passaggio delle quote da Lorenzo Spagnoli ad Antonio De Sarlo. La formazione romagnola è stata poi una delle più colpite dal Covid: nel momento peggiore, infatti, il numero di positivi nel gruppo squadra si è attestato fino a 18 unità. Al rientro in campo martedì nel recupero contro la Lucchese, i ragazzi di Fontana hanno impattato in rimonta (3-3) al termine di una partita di carattere, nonostante la maggior parte dei giocatori fosse rientrata in gruppo solo da alcuni giorni.

La grande prova di squadra del ‘Porta Elisa’ è stata solo una conferma ulteriore della bontà del lavoro svolto a monte dal direttore generale Aniello Martone e in campo da mister Fontana, sintesi di un feeling che da tempo va avanti tra i due. L’espressione migliore di questa Imolese sono stati i tanti giovani: dal difensore goleador Angeli (capocannoniere della squadra con 5 centri), ai due Lombardi fino a Benedetti, tutti hanno ricoperto un ruolo di primo piano. Il mercato fino ad oggi non ha portato ad alcun movimento, ma la squadra ha già dimostrato che l’obiettivo salvezza è alla portata. Adesso però anche in casa rossoblu è fondamentale tornare quanto prima alla vittoria e scacciare le inseguitrici. (Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol – Foto: Facebook Imolese Calcio 1919