Siena senza pace: un altro rinvio
Un’altra scadenza è stata disattesa, la trattativa sul passaggio di testimone da Antonio Ponte a Anna Durio continua a essere in stand by: sembrava dovesse uscire ieri la rivisitazione dei conteggi contabili alla data 30 aprile in mano ai commercialisti, ma così non è stato. Inutile ripetere allora che ogni giorno è quello buono, già da settimane il tormentone è lo stesso. Stanotte, questa mattina? Può darsi, di fatto tutti aspettano. Aspettano i tifosi, stanchi e sfiduciati da una transizione complessa, difficile da comprendere negli aspetti più tecnici, ed estremamente lunga. Aspetta Anna Durio, che ha pure indetto una conferenza stampa per chiarire la propria posizione (l’imprenditrice, presente anche alla partita degli Allievi domenica, in questi giorni è rimasta a Siena, senza tornare a casa come era nei suoi programmi iniziali). «A questo punto non posso fare altro che attendere – le sue parole -, non parlo più, ora è il momento dei fatti». E lo stesso Antonio Ponte, con un comunicato stampa uscito qualche giorno fa, ha ribadito di «non aver nessun motivo di ritardare l’operazione». «Mi auguro ci sia buon senso da parte di tutti e che non si perda ulteriore tempo nell’interesse della Robur e dei suoi veri tifosi – si legge nella nota -. Rappresento che ho sempre dato la disponibilità a passare la proprietà della società Robur Siena anche prima dei termini previsti dal contratto e ciò sebbene sia obbligato a concludere la vendita solo tra luglio e agosto per precisa scelta contrattuale dell’acquirente». Anche ammesso che oggi sia il giorno giusto, il giorno in cui la rivisitazione dei conteggi vedrà la luce, l’attesa non finirà: solo dopo l’uscita delle carte si potrà procedere con la trattativa di cessione, con un accordo sul valore della società, tenuto conto anche dei due milioni di euro versati da Anna Durio lo scorso febbraio. E poi, in caso di esito positivo («Sono pronta a dare ciò che devo o a contestare se c’è da contestare» le parole del numero uno del Rapallo) dovranno partire le raccomandate ai soci di minoranza con la comunicazione della cifra, soci che avranno poi trenta giorni di tempo, come limite massimo, per esercitare o meno il diritto di prelazione. E intanto è giugno e per quanto la nuova proprietà abbia già tutto pronto, la nuova stagione incombe, con ruoli a cui dare un volto e scadenze da rispettare. (Angela Gorellini)
Fonte: La Nazione