Siena-Grassina, bene i portieri. Terna arbitrale nel pallone.
Ritorno in campo amaro per il Siena che incassa la seconda sconfitta casalinga della stagione: al Franchi passa di misura il Grassina a cui basta il penalty trasformato da Baccini per conquistare tre punti che pesano come un macigno. I bianconeri le provano tutte per segnare ma restano a bocca asciutta dopo 90’ propositivi sul piano del gioco ma inconcludenti nel capitalizzare i presupposti offensivi.
TOP
Narduzzo (Siena): l’intervento con le unghie a negare la gioia del gol al diagonale di Marafioti è da categoria superiore. Senso della posizione, puro istinto e capacità strutturali nel distendersi completamente: una parata che vale il prezzo del biglietto. ESALTANTE
Cecchi (Grassina): se gli ospiti rimangono in partita senza incassare reti, lo devono al loro estremo difensore che scalda i guantoni sulla staffilata di Bani indirizzata all’incrocio e si ripete chiudendo la porta ai tentativi di Carminati in mischia e di Guidone da fuori. SARACINESCA
FLOP
Sartor (Siena): spaesato, non riesce a trovare la zampata giusta né a partecipare attivamente nel gioco. Momento no per l’argentino che deve ritrovare fiducia. SPENTO
Nessuno nel Grassina: errori arbitrali che indirizzano la gara a parte, gli ospiti giocano una gara onesta e gagliarda. COESI
L’uomo decisivo:
La terna arbitrale: l’arbitro non deve essere un alibi, è vero. Stavolta però si può fare un’eccezione. Un rigore prima assegnato e poi, inspiegabilmente non dato, si somma a un fallo da ultimo uomo non ravvisato (peraltro Degli Innocenti era già ammonito…) e a un rigore e doppio giallo finale inesistente. Indirizza, ancora più degli infortuni e della pioggia, un match che gli uomini di Gilardino non meritavano di perdere. Prestazione del direttore di gara e dei suoi collaboratori preoccupante, offerta tra l’altro in diretta nazionale. Non un bello spot per l’AIA. CONFUSI
(Niccolò Anfosso e Giacomo Principato)
Fonte: FOL
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