SIENA-GIAMPAOLO CE LACCORDO
Annunciato da giorni, laccordo tra il Siena e Marco Giampaolo è cosa praticamente fatta. Manca, ovviamente ancora lufficialità, ma la separazione da Mario Beretta è scontata e si attende solo lultima partita di campionato. In ogni caso la società toscana e lex allenatore del Cagliari sono daccordo su tutto. Si legheranno con un contratto biennale, sottoscritto sulla base di settecento mila euro a stagione. Lallenatore abruzzese, 41 anni e cultore del 4- 4- 2, percepirà qualcosa in meno dellaccordo strappato da Cellino a Cagliari al momento del rinnovo, ma comunque si tratta di un ottimo ingaggio per un allenatore emergente e che forse sperava di poter guidare una grande.
LO STAFF – Giampaolo sarà seguito dallintero staff tecnico che lo aveva accompagnato nella contraddittoria esperienza in Sardegna: il suo vice sarà Fabio Micarelli, i preparatori atletici Maurizio Di Renzo e Roberto Peressutti, mentre il preparatore dei portieri sarà Emilio Tuccella, uno staff in larga parte collaudato sin dai tempi di Ascoli.
Accostato alle panchine di Lazio, Parma, Atalanta e Napoli, dunque, Giampaolo riparte dalla provincia con il compito di far dimenticare abbastanza in fretta lottimo lavoro svolto da Mario Beretta che ha centrato la salvezza nelle ultime due stagioni e che gran parte dei tifosi avrebbero confermato sulla panchina bianconera senza esitazioni.
«Laffetto dimostrato nei miei confronti dai nostri sostenitori mi inorgoglisce ha dichiarato il tecnico milanese, praticamente ai saluti – ma decide sempre la proprietà. Non voglio dare un voto al mio lavoro ma a quello dei ragazzi e dei mie collaboratori sì. Non assegno loro un dieci perché si può sempre migliorare, ma un bel nove lo hanno meritato tutto».
SOLIDE BASI – Giampaolo, dunque, non troverà una squadra da rifondare. Rappresentano decisamente una solidissima base Manninger, Vergassola, Maccarone e leroe di San Siro Houssine Kharja, il franco marocchino che la società intende riscattare (la metà è del Piacenza) e che Flavio Briatore vorrebbe portare in Inghilterra al Queens Park Rangers con cinque milioni di euro. In ogni caso questa opportunità di Siena rappresenta davvero un trampolino di lancio per il giovane allenatore abruzzese, nato in Svizzera a Bellinzona, il 2 agosto del 1967, che comincia la sua carriera come osservatore del Pescara, stesso ruolo ricoperto al Giulianova e al Treviso (andrà poi anche in panchina). Nel 2004 è il suo grande anno, non privo tuttavia di difficoltà: esordisce in Serie B alla guida dellAscoli, ufficialmente come vice- allenatore di Massimo Silva, ma di fatto il vero responsabile tecnico della formazione bianconera benché senza patentino di prima categoria. Deferito alla Commissione Disciplinare, viene squalificato per due mesi, fatto che non gli impedisce di pilotare ( 2005- 2006) i marchigiani ad unagevole salvezza in Serie A. Approdato al Cagliari nel campionato successivo, viene esonerato da Cellino il 17 dicembre del 2006 e poi richiamato al posto di Colomba il 26 febbraio 2007. Ancora una salvezza anticipata che non basterà a rinsaldare un rapporto evidentemente logoro con il massimo dirigente rossoblù.
ORGOGLIO E DIGNITA – Infatti, nel novembre del 2007 viene nuovamente allontanato dalla panchina cagliaritana e sostituito con Nedo Sonetti che, tuttavia, resterà alla guida del Cagliari poco più di un mese. A quel punto Cellino vorrebbe nuovamente Giampaolo, ma arriva il grande rifiuto del tecnico perché «lorgoglio e la dignità non hanno prezzo»
Fonte: Corriere dello Sport