Siamo tutti allenatori…..

Finalmente siamo allo sprint finale. Dopo una stagione faticosissima per tutti ma comunque bellissima, oramai ci accingiamo a sfogliare la margherita. Play off SI , play off NO. Le ultime partite ci consegnano una Robur che mostra i segni di una stagione massacrante. Soprattutto sabato con il Carpi. Formazione volenterosa ma niente di più. Inoltre priva di qualche elemento e venuta qui a non prenderle, con solo una falsa punta dal nome Sgrigna e Ardemagni in panca. Ho avuto l’impressione che si è avuto fin troppa paura. Un po’ il braccino del tennista per intendersi. La formazione bianconera apparentemente schierata all’attacco con la riproposizione di un (aimè) evanescente Scapuzzi per dar manforte davanti , era invece comunque molto accorta; con il solito Feddal che più di spingere in attacco offre spalla ai tre difensori centrali. Una sorta di 4.3-1-2. La manovra è subito balenata asfittica colpa anche di un comprensibile calo di qualche uomo chiave. Pulzetti su tutti ma anche di Angelo, Rosseti finanche Rosina. E’ chiaro che, con il senno di poi, è facile criticare e sgombriamo equivoci che questa sia una critica alla panchina e al grande Mario. Una riflessione da bar sport piuttosto credo si possa fare. Non avrei disprezzato qualche soluzione alternativa sia in partenza che in corso. La rosa bianconera ha qualche freccia da usare. Mi vengono in mente D’Agostino e il giovane mediano di scuola juventina. Recentemente apprezzato nell’amichevole azzurra dove, pare, si sia fatto gradire alla distanza. Poi potremmo citare Cappelluzzo. Giovane virgulto di nostra proprietà e non del Manchester City, del quale abbiamo ammirato in qualche apparizione per lo meno un bel carattere e un discreto fisico. Infine non ci scordiamo che abbiamo Giacomazzi “prestato” a centrale ma che potrebbe scalare a centrocampo alla bisogna ,senza lasciare scoperto un reparto ben assortito con i vari Della Fiore, Matheu, Belmonte, Feddal e Ceccarelli recuperando Spinazzola in fascia lunga nella quale può far valere la sua progressione a tratti incontenibile. In fin dei conti 3-4 difensori a controllare Sgrigna, per quanto insidioso, mi son sembrati ridondanti. Forse così si sarebbe potuto cingere d’assedio gli emiliani che invece, invero, ci hanno veramente subito solo gli ultimi 20 minuti. Lascerei perdere le solite sviste arbitrali facendo un omaggio ad una grande personaggio del calcio che fu e ricordare a tutti che: “rigore c’è quando arbitro fischia!”. Il resto sono solo chiacchiere. Da Bar appunto. Ora serve il cuore oltre l’ostacolo. Ce la faranno i nostri eroi? Checché se ne dica, se non entriamo nei play off , questa stagione sarà solo ricordata per i debiti societari e la penalizzazione.
Forza Siena forza la Robur

Federico Castellani

Fonte: Fedelissimo online