Siamo arrivati a dama
Tanto tuonò che piovve. I due punti di penalizzazione per i mancati pagamenti dei contributi si sono materializzati come ipotizzato da molti. Tutto torna in forse, il posto nei play-off e il futuro prossimo del Siena. I play-off perchè serve ancora qualcosa per la matematica e giocare contro il pericolante Fiorenzuola e la corazzata Entella, non sono semplici passeggiate. Torna in gioco anche il futuro perchè è difficile ipotizzare qualcosa di buono da una società che dopo meno di un anno è già in difficoltà economiche.
Torna in ballo per l’ennesima volta, il nostro quesito, a costo di sembrare noiosi o peggio: perchè Montanari ha preso il Siena calcio? Non siamo stupidi, possiamo capire eventuali e più che legittimi interessi extra calcistici quando un gruppo acquista una piccola società, ma mettere in conto anche le spese di gestione, ci pare il minimo da fare. A tutt’oggi, invece, ancora non sappiamo la “verità” di Montanari: perchè ha preso il Siena e soprattutto perchè non ha investito il minimo per l’ordinaria amministrazione ( e sorvoliamo sul problema ristrutturazione dello stadio…)?
Il mutismo del presidente e il suo isolamento non lasciano intravedere nulla di buono e ormai non sono solo illazioni, ma dati di fatto. Il bicchiere è ormai colmo da settimane, la penalizzazione è solo la conferma di una gestione che definire indecifrabile, assurda, quasi masochistica è cosa normale. Noi tifosi bianconeri, però, ormai esperti di crisi sappiamo come sono andate le cose. Le vicende societarie degli ultimi mesi, hanno messo in rilievo la consistenza di personaggi locali e non, riciclati e “buoni” per ogni stagione, che tutto hanno a cuore meno che la passione per il Siena calcio. Noi tifosi saremo anche esagerati, a volte malpensanti, troppo appassionati, spesso focosi, ma sicuramente non siamo stupidi.
Cosa succederà adesso? Montanari deve lasciare, è ormai una cosa scontata, visto che i fatti gli stanno dando torto, nonostante la richiesta di aiuto a Babbo Natale….
E’ ovvio che non vorremmo pagare lo scotto di un ennesimo tragico fallimento, ma al tempo stesso non possiamo credere che non ci siano imprenditori un po’ più preparati di quelli che sono arrivati a Siena negli ultimi anni. Gente di calcio o per lo meno gente che si affida a chi sa davvero di calcio. Abbiamo sempre detto che non vogliamo la luna, sappiamo che è difficile tornare a vivere momenti belli come quelli vissuti fino a 8, 9 anni fa, ci basterebbe una società normale, fatta di dirigenti sinceri e preparati. Forse è chiedere troppo? (Antonio Gigli)
Fonte: FOL