Si cade, ci si rialza e si riparte, tutti insieme
La legge dei grandi numeri ha voluto dire la sua, ma anche la squadra ci ha messo del suo ed è arrivata la prima sconfitta stagionale. Prima o poi doveva succedere, inevitabile. E’ inutile, se non dannoso, ricorrere ai soliti “se” e “ma” per giustificare una brutta prestazione. Lo stesso Pagliuca, molto onestamente, ha evitato il ricorso a qualsiasi scusa. Così come il Siena ha raccolto punti giocando da squadra, ieri ha perso non giocando da squadra, tutti hanno toppato la partita, fatta eccezione per pochi. Capita, chi segue il calcio sa che queste prestazioni sono quasi un passaggio obbligato, un pegno da pagare in un campionato, dispiace ma quello che conta è metabolizzare subito la brutta prestazione, capire cosa non ha funzionato e correre ai ripari, tutti insieme, da grande squadra come il Siena ha dimostrato di essere. L’assenza contemporanea di tre attaccanti, Luciani, Arras e De Paoli e un Paloschi, encomiabile per l’impegno che mette per raggiungere la forma migliore, ma ancora a mezzo servizio non aiuta di certo a superare questo momento, però così è, c’è poco da fare se non moltiplicare le forze e stringere i denti ancora di più. Ancora poche ore e il Siena sarà chiamato ad un’altra prova, molto difficile e insidiosa, appena due giorni per metabolizzare il capitombolo di Sassari, per eliminare le scorie, per tornare a giocare da squadra perché la forza di questo Siena è che gioca da “squadra”, quello che non è riuscita a fare con la Torres. La fiducia rimane immutata – ci mancherebbe – il sostegno non mancherà anzi, sarà moltiplicato perché nei momenti di difficoltà tutti dobbiamo dare di più. La barca bianconera è unica, ci siamo tutti, società, allenatore, squadra e tifosi. (Nicnat)
Fonte: FOL