SERVE UN’IMPRESA

Prendiamola dal lato positivo: abbiamo rosicchiato un altro punto alla quartultima (Lazio)….Purtroppo le cose positive finiscono qui. A parte l’assalto finale, concretizzatosi tra l’altro quando i gialloblu sono rimasti in dieci, i bianconeri hanno fatto poco per meritare una vittoria che sarebbe stata, manco a dirlo, importantissima. La paura, di perdere,per l’ennesima volta, l’ha fatta da padrona. Il Parma ha saputo imbrigliare il Siena, senza fare nulla di trascendentale, e noi siamo caduti in pieno nella rete. Le mosse a sorpresa di Odibe nel mezzo al campo, davanti alla difesa, complice il forfait all’ultimo minuto di Codrea, e Reginaldo punta centrale con Maccarone e Ghezzal sulle fasce, nell’ennesima formazione inedita allestita dal sempre silenzioso Malesani non hanno dato i frutti sperati. Nella ripresa solito Siena super offensivo, come si era visto a Livorno, ma questa volt al rimonta si è fermata al pari realizzato dal solito generoso Vergassola.
Troppo poco per battere un discreto Parma e soprattutto troppo poco per mantenere vivo il sogno della salvezza. Non possiamo permetterci passi falsi, purtroppo, come quelli di oggi. Il tempo si sta affievolendo e domenica c’è la Juventus.
Il Siena di questo girone di ritorno non è certamente quello dell’andata, lo dicono anche le statistiche: nove punti in sole otto partite contro i dodici ottenuti nella prima parte di campionato. La difesa non è più quel disastro visto fino a gennaio, ma ancora non ci siamo, è inutile negarlo. Per raggiungere la salvezza servono imprese e quelle ottenute a Verona e Livorno non bastano, bisogna fare qualcosa di più del normale, altrimenti la serie B sarà un fatto acquisito. I tifoso si sono stretti come dovevano fare alla squadra, mettendo in un cassetto le polemiche che ormai lasciano il tempo che trovano. I perchè di questo disgraziato campionato sappiamo tutti dove trovarli, rimuginare sul passato è un esercizio di stile che ormai è fine a se stesso. Ora andiamo avanti, alla giornata,in attesa di quell’impresa, di quello scatto in avanti senza il quale il sogno è finito. Crediamoci ancora tutti assieme. È l’unica cosa da fare. (Antonio Gigli)
Fonte: Fedelissimo online