Sciaccaluga, un gesto spontaneo e di grande valore
Si gioca Ravenna-Monza e tra le fila dei brianzoli milita il giovane congolese Christofer Oualembo, 23 anni, passaporto francese, in Italia da circa un anno.
Nella parte finale della gara il giovane congolese è stato al centro dei soliti odiosi ululati e dei cori razzisti di alcuni tifosi ravennati, collocati nel settore “distinti” (!!??).
Al fischio finale dell’arbitro Oualembo si toglie la maglia e corre verso il settore da cui sono piovute offese per tutta la gara, un gesto di rabbia, accompagnato da copiose lacrime.
Se ne accorge il trentanovenne Paolo Sciaccaluga, capitano del Ravenna ed ex indimenticato giocatore della Robur. Una corsa verso il giocatore monzese ed un lungo, affettuoso abbraccio, un modo deciso e inequivocabile per prendere le distanze da quel gruppo di idioti e manifestare tutto il proprio dissenso verso quella minoranza dei propri tifosi.
Sciaccaluga riesce a trascinare via Oualembo e abbracciato a lui rientra negli spogliatoi.
“A Ravenna i tifosi sono molto corretti, non riesco a capire cosa sia successo. Probabilmente il finale teso e molto nervoso ha contribuito a questa reazione di una piccola parte di tifosi. Ho visto che il ragazzo era fuori di se e gli sono corso dietro cercando di calmarlo. Gli ho detto che doveva ignorarli che non meritavano una sua risposta e insieme al capitano del Monza, Jacopino siamo rientrati nello spogliatoio.”
Esiste il razzismo in Italia?
“Io sono molto lontano da questi atteggiamenti, molto lontano. Solo in Italia si guarda ancora al colore della pelle, Il calcio multietnico è una cosa bellissima e ormai quasi tutte le Nazionali hanno una composizione multiculturale. Dimostreremo di essere un paese maturo quando anche in Italia capiremo questi essenziali elementi di civiltà.”
L’atteggiamento tenuto da Sciaccaluga non ha fermato l’iter della giustizia sportiva, ma il suo intervento ha consentito di ottenere uno sconto di 500 euro sulla multa comminata alla società Ravenna.
Multa di € 500,00 al RAVENNA CALCIO S.R.L. perchè propri sostenitori, al termine della gara, indirizzavano verso un calciatore di colore della squadra avversaria espressioni ingiuriose di discriminazione razziale (sanzione attenuata per il comportamento del capitano della squadra locale che abbracciava il calciatore in questione e manifestava chiaro dissenso verso il comportamento del pubblico). (nn)
Fonte: Fedelissimo Online