SCHIANTATO IL LIVORNO, CONTINUIAMO COSì

Al termine dei primi 45′ credere ad una rimonta era da inguaribili ottimisti, o da persone con disturbi alla vista. Nella ripresa, invece, il Siena targato Malesani ha cambiato pelle, si è trasformato, mettendo sotto il Livorno come mai aveva fatto nel primo tempo. É stata una bella vittoria, incredibilmente sofferta, contro una diretta concorrente, una di quelle partite che ricorderemo. Ai fini della classifica, però, poco o niente è cambiato. Il distacco dalla zona salvezza (sei punti) rimane tale da impedire troppe speranze, ma se vogliamo crederci ancora sono tre punti rigeneranti.
Partiti con il freno tirato, i bianconeri hanno subito nella prima parte di gara la supremazia territoriale e agonistica degli amaranto che, comunque, sono andati a rete solo grazie ad un rigore causato dall’ingenuità di Cribari e dall’esperienza di Lucarelli. Agli oltre 700 tifosi senesi presenti è sembrato rivedere lo spettro del Siena di inizio campionato, e cioè una squadra timorosa, impaurita, senza idee. Nella ripresa, però, qualcosa è accaduto. Malesani ha gettato nella mischia la gioventù di Larrondo e l’esperienza di Calaiò ed ha avuto successo. Nonostante la teoria del “o palla o gamba” che i livornesi mettevano a frutto (chiedere a Ekdal), con la complicità arbitrale, i nostri hanno trovato la forza per pareggiare, favoriti anche dall’espulsione (giustissima) di Moro, con una splendida rete dell’arciere Calaiò e nel finale di portare a casa l’intera posta in palio grazie al solito Maccarone. E’ stata una gioia indefinibile, per un attimo abbiamo dimenticato la posizione in classifica, le polemiche, un campionato disgraziato. E’ questa la bellezza del calcio.
Non resta che continuare così, vivendo alla giornata e sperando in qualche passo falso degli avversari che oggi, tra l’altro, non c’è stato. Oggi godiamoci i tre punti del derby e le dichiarazioni ridicole e pretestuose di Serse Cosmi che cerca di giustificare la sconfitta, dagli schermi tv, con presunti torti arbitrali. Più che ridere, sinceramente, ci fa un po’ pena vedere un vecchio guerriero come lui trovare certe argomentazioni assolutamente false e ingiustificate. (Antonio Gigli)
Fonte: Fedelissimo online