Sannino: A Parma consapevoli di ciò che siamo e cosa vogliamo

Figuriamoci se alla vigilia di Parma-Siena Giuseppe Sannino si sofferma a parlare di mercato. Non l’ha mai fatto, non l’ha fatto oggi, anche sollecitato dalle domande su Luigi Giorgi, l’ultimo arrivato alla sua corte. “Devo ancora vederlo – si limita a dire -, inizierà ad allenarsi con noi martedì. E’ venuto per darci una mano in un reparto molto sollecitato”. E parte subito con la disamina del prossimo avversario della Robur. “Un cambio di allenatore porta sempre inizialmente una ventata di novità – spiega -, con l’arrivo di Donadoni ci sarà più gente allo stadio, spinta dalla curiosità di vedere il nuovo tecnico. I giocatori avranno voglia di mettersi in mostra e guadagnare punti sul loro campo”. “Non mi piace guardare in casa altrui – aggiunge, perché Colomba sia stato allontanato, lo sanno solo loro. Ho letto, come tutti, che domani il Parma potrebbe cambiare assetto tattico. Ma a noi non deve interessare: dobbiamo essere pronti ad affrontare chi ci sta davanti, con qualunque modulo giochi. Sulle individualità del Parma non si discute: Zaccardo, Lucarelli, Biabiany, Giovinco sono ottimi giocatori. Tutti ci metteranno ancora più aggressività. Ma anche noi abbiamo una missione da compiere. Muovere la classifica è anche il nostro obiettivo: da persone intelligenti abbiamo già accantonato la partita con la Lazio, di quella sfida devono rimanere solo le lunghezze in più in classifica”. Sannino precisa però alcune sue dichiarazioni del post gara di sabato. “Se nel dopo partita ho detto che la Lazio non era la vera Lazio – sottolinea -, non è stato certo per sminuire la prove dei miei ragazzi, straordinari, come sempre. Anzi, non è un caso che ogni avversario, contro di loro faccia fatica. L’ho detto solo perché, forse nuovo in questo mondo, sono stato sincero e umile, cosa che mi porta spesso a essere frainteso. Sarebbe stato facile arrivare in sala stampa e parlare di vittoria eccezionale, di grandissima prestazione: a me fare la parte dell’arrogante non mi piace. Alla fine sarei stato contento anche se il risultato fosse stato più rosicchiato e figlio di una partita meno bella dal punto di vista del gioco. Il Siena, ripeto ancora, deve salvarsi e sono i punti che contano. Nel calcio conta il risultato: da quello poi partono diverse strade, giusto, ingiusto, meritato…”. Però tutte le testate nazionali hanno solo parlato di flop-Lazio e non top-Siena… “Il fatto che tutti abbiano esaltato i demeriti loro e non i nostri meriti, non mi ferisce – dichiara Sannino -. Le critiche, se costruttive, le accetto ben volentieri. C’è sempre da imparare da chiunque, chi guarda la partita rilassato alla tv può vedere cose diverse rispetto a chi vive un incontro dal campo. Non accetto invece quando si vedono cose che non ci sono o se ne dimenticano altre”.
E poi ancora Parma: cosa ha chiesto Sannino a una squadra che in trasferta non ha mai vinto? “Non più di quello che le chiedo quotidianamente – dice il mister bianconero -: la massima professionalità, la voglia di mettere in mostra le sue qualità di fronte a qualsiasi avversario. Non mi piace quando il mio Siena viene definito “carico”, non ha un senso. Il Siena deve essere il Siena, sempre, contro tutto e tutti. Dobbiamo essere consapevoli di quello che siamo e che dobbiamo fare, ovvero punti su ogni campo”. “Da quando allenavo i bambini a oggi – chiude Sannino -, la mia vita l’ho dedicata sempre al lavoro. Ora che sono il mister del Siena, che ha puntato, non so se a torto o ragione, su di me, questa città, questa piazza, è la mia vita. Tutto quello che faccio è solo per i colori bianconeri”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line