SANDRO FEDERICO: RIFAREI LO SCAMBIO PORTANOVA-TERZI
Il giorno dopo la sconfitta con l’Inter, Sandro Federico (nella foto), braccio destro di Lombardi Stronati, commenta la situazione in casa bianconera in quella che potrebbe essere la sua ultima intervista da dirigente della Robur.
Quanta l’amarezza per il ko di S. Siro?
«Preferisco soffermarmi sul messaggio che la squadra ha dato al campionato. Il Siena è vivo, consapevole dei propri mezzi e voglioso di lottare. Siamo in grande condizione non solo atletica, ma anche mentale».
L’espulsione di Cribari?
«Emilson è un ragazzo molto educato. E’ andato dall’arbitro e lo ha applaudito, chiedendo più rispetto nei confronti del Siena. Il direttore di gara avrebbe dovuto dimostrare un minimo di sensibilità e capire la situazione. Cribari non ha offeso nessuno e non meritava il rosso».
Nel sottopassaggio degli spogliatoi cosa è successo?
«Niente di particolare. Un pizzico di nervosismo più che comprensibile, visto l’esito della partita. Tutto, però, è tornato presto alla normalità».
Lunedì (oggi, ndr) ci sarà il passaggio di proprietà?
«Non so se domani o nei giorni successivi, ma in settimana arriveranno novità importanti. Spero che l’operazione si concluda nel più breve tempo possibile per il bene del Siena, in modo che la situazione possa tornare quanto prima alla normalità. Il gruppo sta lavorando con serietà, ma prima si fa chiarezza e meglio è. La notizia del passaggio di azioni è uscita troppo presto. Questa la causa principale dei rallentamenti nella trattativa».
Quale il bilancio della gestione Stronati?
«In tre anni sono state fatte cose straordinarie. Da una società succursale che andava avanti soltanto con i prestiti abbiamo costruito un parco giocatori di proprietà. Vedere una squadra che va a S. Siro con un’idea di calcio precisa affidata a tanti giovani dà un’immagine più che positiva del Siena. Abbiamo costruito una società sana e pulita».
In un momento di transizione come questo chi porta avanti il mercato?
«E’ il mister a fare da collante. In Malesani abbiamo trovato una persona eccezionale che ha consentito un’assoluta unità di intenti tra vecchia e nuova dirigenza. Anche l’operazione Cribari è stata condivisa da tutti».
Rifareste lo scambio Portanova-Terzi?
«Sì. Rientrava in un programma di ringiovanimento della rosa. Avevamo in Rossettini una valida alternativa e non potevamo immaginare che, dopo appena due giornate, Luca si fermasse per problemi fisici».
Un messaggio ai tifosi…
«Nell’ultimo periodo la società non si è fatta più sentire solo per lasciare tranquillo il gruppo e gestire meglio il passaggio di proprietà. Non ce l’avevamo con nessuno. I tifosi hanno perso la pazienza troppo presto, invece devono restare al fianco della squadra. I ragazzi sono pronti al miracolo, ma hanno bisogno del sostegno del pubblico». (Giacomo Luchini)
Fonte: La Nazione