Rosina: Finalmente a Siena per tentare l’impresa
Il tira e molla con lo Zenith San Pietroburgo sembrava non finire mai. La situazione si è sbloccata proprio all’ultimo tuffo e Alessandro Rosina ha potuto firmare il contratto che lo legherà al Siena per i prossimi tre anni. “Avevo voglia di ritornare – ha detto il fantasista -, ci ho sperato fino alla fine anche se per come si erano messe le cose ero certo e per niente contento che sarei dovuto rimanere in Russia: non c’era modo di poter trattare ma alla fine la mia volontà di voler rientrare in Italia ha convinto il club russo”. Una voglia di rientrare sollecitata anche dalla fiducia che ha sentito dal Siena. “Il poter giocare in amichevole titolare – ha spiegato Rosina -, il potermi esprimere in un ruolo che mi calza alla perfezione, alle spalle dell’attaccante, sono stati un motivo in più. Non mi ha dato neppure fastidio essere definito ‘in prova’: d’altra parte quando un giocatore decide di andare all’estero, fa perdere le sua tracce. E per tornare in auge in qualche modo deve fare”. “I primi contatti con il Siena – ha aggiunto -, ci sono stati grazie ad Antonelli con il quale avevo lavorato a Torino. Mi stavo guardando intorno e si è paventata la possibilità. La prima cosa che ho detto al direttore, comunque, è stata che non sarei potuto venire senza una risoluzione con i russi. Alla fine è andata bene”. Un’esperienza, quella allo Zenith non tutta da buttare. “Dal punto di vista professionale – ha ammesso il bianconero -, non è stata esaltante. Ho sempre avuto poca possibilità di giocare, anche quando è arrivato Spalletti: pensavo che con un mister italiano sarei stato a cavallo, invece ha fatto altre scelte che non mi spiego ancora”. “Da un punto di vista personale invece – ha aggiunto -, è stata un’esperienza bellissima che rifarei e che consiglio a ogni calciatore”.
Chiusa la parentesi russa, Rosina ne ha aperta già un’altra… “Partire con una penalizzazione così pesante non è facile – ha affermato -, la squadra ha bisogno di tempo anche se sappiamo benissimo che il calcio di tempo non te ne dà. Dobbiamo lavorare sodo per trovare la giusta amalgama e farci trovare pronti a ogni sfida”. “Contro la Samp – ha poi proseguito -, nel primo tempo non abbiamo interpretato bene la gara. Come ha detto anche il mister avevamo lo spazio per poter agire, ma non l’abbiamo sfruttato. Nel secondo tempo è andata un pelino meglio, siamo riusciti a trovare il pareggio, ma nel momento migliore, con la quadratura giusta in campo e con loro in seria difficoltà abbiamo subito la rete del 2-1. Con un pizzico di attenzione e di gestione potevamo anche vincerla. Dopo il secondo svantaggio, invece, siamo precipitati nella condizione iniziale. In più ci si è messa anche la sfortuna con l’infortunio di D’Agostino, Valiani che non ci vedeva e l’espulsione di Felipe. La partite, però, sono fatte anche di episodi”. E dopo la pausa l’Udinese, un’Udinese in crisi di risultati. “I friulani vengono da due sconfitte consecutive in campionato – ha concluso Rosina -, in più sono usciti dalla Champions. Ma il loro valore è indiscutibile, sicuramente si riprenderanno e arriveranno a lottare per posizioni europee. Non dobbiamo assolutamente pensare che l’Udinese sia in crisi, ma che sia finale come tutte le gare che ci aspettano”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line