ROBUR, QUESTA VOLTA IL GIUSTIZIERE SI CHIAMA AMAURI
SIENA (4-3-1-2): Curci, Terzi (dal 14′ st Rosi), Ficagna, Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea (dal 38′ st Paolucci), Ekdal; Jajalo, Calaiò (dal 29′ st Reginaldo), Maccarone. All. Giampaolo (Micarelli)
A disp: Ivanov, Reginaldo, Paolucci, Garofalo, Rossi, Jarolim, Rosi
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon, Grygera (dal 1′ st Caceres), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro (dal 9′ st Camoranesi), Poulsen, Felipe Melo, De Ceglie, Diego (dal 43′ st Sissoko), Amauri, Trezeguet. All. Ferrara
A disp: Manninger, caceres, Cannavaro, Grosso, Camoranesi, Giovinco, Sissoko
AMMONITI: 37′ pt Legrottaglie (J), 27′ st Codrea (S), 39′ st Camoranesi (J)
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: 27′ st Amauri (J)
ANGOLI: 2-4
ARBITRO: Tagliavento di Terni (Tonolini-Padovan/Pinzani)
SPETTATORI: 15367
Alla fine la Juventus guadagna quei tre punti che le servono per rimanere incatenata alle prime posizioni. Il Siena precipita all’ultimo posto solitario in classifica. In una sfida equilibrata è la rete di Amauri a far pendere il piatto della bilancia dalla parte dei torinesi: un calcio piazzato archivia la pratica.
Lo squalificato Giampaolo (in panchina al suo posto Fabio Micarelli) propone la formazione anticipata: Ficagna rientra in difesa, Jajalo è il trequartista, Calaiò si posiziona a fianco di Maccarone. La novità è semmai Terzi, che torna sulla destra mentre Rosi va in panchina. Ferrara, che proprio al Franchi ha esordito l’anno scorso vincendo alla guida della Signora, getta l’occhio anche al turno infrasettimanale. Camoranesi e Grosso vanno in panchina, Diego gioca dietro alle due punte Amauri-Trezeguet. Il modulo, quindi, è il medesimo. Come medesima è la necessità per entrambe le squadre di muovere la classifica.
Quello che la carta e i punti in graduatoria annunciano come uno strapotere juventino in campo non si vede: l’equilibrio regna al Franchi, la cronaca segnala l’off side di Maccarone al 2′, di Amauri e Trezeguet al 4′ e al 5′ e un destro del francese ribattuto all’11. Il primo vero tiro della partita è di De Ceglie: il suo gran colpo dalla distanza viene deviato in angolo da Codrea. I due sulla trequarti fanno del sacrificio la loro partita, la Juve, piano piano alza la testa. Il Siena al 20′ guadagna, con Calaiò, un’ottima punizione: serve per rifiatare ma non per sbloccare il risultato. Se la Signora alza il ritmo della gara (al 26′ Diego riceve da Poulsen ma la palla vola in Curva), la Robur colleziona due buone occasioni. Il lampo improvviso che acceca Buffon al 26′ è il tiro di Jajalo, dai trenta metri, un bel destro potente che finisce di poco sopra la traversa. Stessa sorte ha la conclusione di Maccarone al 31′. Al 33′ Curci non ha problemi sulla punizione di Diego, deviata dal croato. Al 36′ il colpo di testa di Calaiò è debole e finisce sul fondo. Il pubblico di casa applaude, prima Vergassola, poi Jajalo: il maestro è sempre una conferma, l’allievo sta imparando. I bianconeri torinesi giocano in avanti, il Siena si difende con ordine. Pericoloso al 38′ Trezeguet, ma la bandierina del fuorigioco gli dice no. L’occasione più ghiotta della partita è al 42′: sulla punizione di Diego, Chiellini interviene di testa, la palla è larga di pochissimo. Mentre al 45′ Calaiò non vede Jajalo, cerca Maccarone, Molinaro anticipa. A tempo scaduto lo scambio Jajalo Ekdal mette alla prova il miglior Buffon: il croato passa al compagno che a tu per tu con l’estremo difensore tenta il pallonetto. Buffon arpiona come a dire ‘sono io il number one’.
Quando all’uscita degli spogliatoi, Buffon si posiziona in porta, dalla Curva della Robur parte forte un applauso: i tifosi bianconeri ricordano così il saluto che lo stesso portiere rivolse loro la passata stagione (signori si nasce).
A inizio ripresa Caceres prende il posto di Grygera. La partita è decisamente più divertente. Subito al 1′ Chiellini, su passaggio di testa di Trezeguet, colpisce il palo, è comunque alzata la bandierina del guardalinee. Al 4′ il capoccione di Jajalo guadagna un prezioso angolo (è Caceres a mettere in corner). Mentre al 5′ il tiro debole di Codrea non impensierisce Buffon, ancora il croato, in grande spolvero, ha la possibilità di mettere a segno il suo primo gol nel campionato italiano. All 8′ fa ricorso a tutte le sue qualità, riceve, dribbla e tira: Molinaro è al posto giusto nel momento giusto e infrange il sogno del numero 24. Mentre continua il duello Maccarone-Caceres (un Maccarone meno brillante del solito), Ekdal con personalità, al 19′ ruba palla a Felipe Melo, verticalizza, ma Calaiò si fa anticipare dal bravissimo Chiellini. I giovani crescono: come Jajalo, Ekdal, mette in campo quante ne ha, voglia, determinazione, qualità, al cospetto della squadra alla quale appartiene il suo cartellino. Al 23′ Curci va in presa alta sul tiro cross di Camoranesi. Forte nei calci piazzati la Juventus sfrutta al meglio una punizione di Diego: Amauri si infila tra due avversari e fa secco Curci. E’ il 27′. La stanchezza inizia ad attanagliare le gambe dei bianconeri di casa che devono inseguire la rete del pareggio. Mentre dalla Curva parte il coro Stronati Vattene, entra Paolucci. Al 44′ la punizione battuta da Del Grosso non trova la deviazione vincente. Il debole coro Giampaolo vattene accompagna l’ultima possibilità, per il Siena, è a tempo ormai scaduto: la punizione di Maccarone, però si infrange sugli avversari. Come si infrangono le speranze dei bianconeri di poter tirare un po’ il fiato, prima dello scontro diretto di mercoledì a Bologna. Alla fine della gara, il presidente Giovanni Lombardi Stronati e il diesse Manuel Gerolin si sono fermati in Tribuna con qualche tifoso che si era rivolto loro con parole pesanti(Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line