Robur in trattativa con la Mens Sana per il campo di allenamento. Rispunta l’idea San Miniato

Domenica sera, a margine del prestigioso pari con la capolista, Antonio Ponte ha presentato Federico Trani, figlio di Anna Durio anch’essa presente alla conferenza. Trani, che avrà un compito tecnico e non amministrativo (a Rapallo fa il dg), ha parlato della squadra attuale ma soprattutto ha lanciato una proposta notevole, quella di una sorta di cittadella sportiva che accentri a sé i maggiori sport della città. “La piazza è portata ad un unione d’intenti, nulla esclude che potremo lavorare con altri sport. Penso al modello estero, al Real Madrid o il Barcellona, dove non esiste solo il calcio ma c’è una polisportiva. Mancano le strutture ma ci stiamo guardando intorno”. Per esempio? “Abbiamo pensato allo spazio vicino al palazzetto che è della polisportiva, o un altro terreno che è del Comune per costruire un campo di allenamento” – ha aggiunto Anna Durio.

Sull’argomento è intervenuto Giuseppe Nigro nel suo blog ‘Palla al Cerchio’. Questo un estratto di un suo articolo (consultabile al link http://pallalcerchio.blogspot.it/2016/02/il-processo-del-lunedi-e-la-firma-della.html) in cui accenna ad un accordo tra la Robur e la Polisportiva:

“Secondo quanto risulta, nella tarda serata di domenica si è giunti a un preliminare di accordo per la cessione alla nuova proprietà della Robur del diritto di superficie di una area della Polisportiva (nella zona degli orti, sotto al palazzetto) per la sospirata realizzazione dei campi di calcio per gli allenamenti. Dunque i contatti intercorsi negli ultimi giorni tra Anna Durio e la Polisportiva si concretizzerebbero non in un ingresso nel basket ma in un accordo da cui la Polisportiva otterrebbe un po’ di risorse utili per affrontare la partita del salvataggio del basket. Non è già tutto definitivo (è un preliminare di accordo), perché la Robur si sta muovendo su più tavoli per risolvere il problema dei campi di allenamento, per i quali quest’anno sta spendendo circa 80mila euro di affitti tra Acquacalda, Rosia e Castellina. La Robur ha bisogno di due campi per il settore giovanile, uno per la prima squadra e in più spazi per il settore femminile obbligatorio dall’anno prossimo”. Il riferimento è alla riforma del calcio femminile, che prevede una graduale costruzione del settore giovanile ‘rosa’ a cominciare dal tesseramento di almeno 20 calciatrici Under 12 per la stagione sportiva 2016/2017 (il termine ultimo del progetto è nel 2019).

Ma il raggio di azione della nuova società bianconera non si limita al palazzetto – continua l’articolo. La Durio ha già avviato contatti col Comune riguardo “l’uso dell’Artemio Franchi (per la prima squadra) o della zona di San Miniato, ma una soluzione di cui si parla da sempre è quella di Torre Fiorentina, che difficilmente resterà fuori dal mazzo. Permessi permettendo, c’è la volontà di partire con i cantieri già dopo l’estate. Il centro sportivo sarebbe il primo passo a cui potrebbe seguire una foresteria da condividere con le altre realtà sportive cittadine, il basket e il volley (di cui è possibile il trasferimento a Siena per l’anno prossimo, non più solo un giorno a settimana ma più o meno in pianta stabile). Da qui a considerarlo l’inizio di una super-polisportiva il passo è lunghissimo, già l’idea di mettere in comune dei servizi non è di realizzazione banale”.

“La Polisportiva – conclude Nigro – ha sempre fatto sapere di non avere le risorse per provvedere con interventi di liquidità al salvataggio del basket. Un’operazione come questa con la Robur potrebbe offrirgliene, oltre a quella nota con l’anticipo dell’affitto di Emma Villas”. (Giuseppe Ingrosso)

Fonte: Fol