Robur a San Miniato: l’idea dell’assessore
La Robur sui campi di San Miniato. El’idea dell’assessore allo sport del Comune di Siena Leonardo Tafani per risolvere le questioni relative ai campi di allenamento della società bianconera. Una proposta che è già stata sottoposta al sodalizio di Antonio Ponte e che potrebbe diventare concreta nelle prossime settimane. Il Siena sarebbe infatti interessato al progetto, che risolverebbe una delle questioni legate alla prima squadra, ma, anche alle giovanili.
Il problema è pressante. Il campo del Pontaccio di Rosia, dove la Robur ha effettuato la preparazione, ha palesato diversi problemi con la stagione invernale, tanto che Morgia si è trovato costretto a più riprese a richiedere altri campi. Un po’ troppo duro nei mesi estivi, un po’ troppo molle con la pioggia. Il Siena ha “vagabondato” all’Acquacalda e, ultimamente, si è spostato a Uopini in diversi giorni della settimana. In questo modo, però, organizzazione, gestione delle risorse (e quindi costi) non hanno una pianificazione ed anche le altre società che usufruiscono di questi campi possono avere delle difficoltà. Meglio, dunque, avere un punto di riferimento certo, in cui poter spostare il materiale, pianificare allenamenti e sedute di lavoro.
Andare “stabilmente” a San Miniato, salvo continuare a mantenere il campo in erba a Rosia, permetterebbe di organizzare in maniera più razionale il lavoro e avere a disposizione una struttura all’avanguardia. Gli impianti sono attualmente gestiti dal gruppo sportivo San Miniato, che ovviamente coabiterebbe con il Siena calcio all’interno della struttura che prevede campi in sintetico e spogliatoi. L’ampiezza degli impianti è infatti tale da poter contenere le esigenze di Robur e della società neroverde. Ovviamente potrebbe diventare anche un’opportunità importante vedere gli allenamenti della prima squadra all’ interno del territorio comunale.
Quella dei campi di allenamento è una questione annosa, che si trascina fin dalla scorsa estate, dal momento cioè della nascita della nuova società. Il dialogo fra amministrazione e Ponte è stato molto intenso, mentre lo stesso Antonio Ponte ha cercato un dialogo con alcune società della provincia, fra cui Castellina Scalo, non riuscendo però a trovare un accordo. Adesso la proposta di San Miniato, che potrebbe diventare quella giusta.
Fonte: Corriere di Siena