Rispetto per la vecchia Robur

Una vecchia  bandiera della Robur un giorno mi disse una grande verità.
“Guarda che in estate, quando cominciano i ritiri e si giocano le prime amichevoli, tutte le squadre sembrano forti. Poi al momento in cui le partite iniziano a contare per la classifica si capisce chi forte lo è davvero”. Nel calderone del ‘tutti forti’ bisogna mettere anche il Siena, ma con un doveroso distinguo. Se è vero che i test attuali hanno scarso valore, è anche vero che gli esperti hanno fatto le loro graduatorie senza guardare troppo a cosa dice il campo di questi tempi e la vecchia Robur ha una certa credibilità.
La stampa sportiva specializzata, nella fattispecie la Gazzetta dello Sport, ha infatti piazzato i bianconeri in una griglia di prestigio di cui fanno parte anche Atalanta, Livorno e Torino. Poi è chiaro che il campo dovrà smentire oppure confermare queste previsioni, ma questo rispetto nei confronti della nostra vecchia Robur ci piace.
Anche perché è il generoso frutto di quanto il Siena ha fatto nell’ultimo decennio calcistico, dalla conquista della serie B a quella successiva del massimo campionato con le sette fantastiche stagioni di permanenza. Non solo. L’arrivo di Conte e Perinetti, l’entusiasmo e l’impegno del presidente
Mezzaroma e l’ingaggio di giocatori importanti sono il chiaro segnale che l’avventura non è finita e che, al contrario, può riprendere grazie a una squadra organizzata e divertente, oltre che in grado di giocarsela con chi ambisce alla serie A.
Il sogno continua.
Paolo Brogi

Fonte: La Nazione