Riforma della C, Ghirelli: “Grande interesse dei nostri club”
A breve i club di Lega Pro saranno chiamati a votare la proposta di cambio di format voluta dal presidente Francesco Ghirelli, che porterebbe a giocarsi tutti e quattro i posti per la B tramite i playoff (più un’ulteriore frammentazione del campionato). Se passerà, la proposta sarà portata a dicembre in consiglio federale.
Moltissimi, dice Ghirelli, sono stati i riscontri positivi. “Abbiamo constatato per il cambio di format un grande interesse nei nostri club, un’enorme attenzione in Italia, in Europa, nel mondo da parte di possibili partner di aziende, del mondo televisivo”, spiega il presidente della Lega Pro. “Ci sono resistenze? Certamente sì. Di che tipo? Distinguiamo. Abbiamo aperto la fase di ascolto per migliorare la proposta e per rispondere ai dubbi, alla richiesta giusta di spiegazioni. Sono orgoglioso, abbiamo messo tutti i club nelle stesse condizioni di conoscenza e di discutere. Poi ci sono i “soliti”. Ogni cambiamento li terrorizza, sono spaventati che loro non ce la faranno e riversano le proprie paure. Se penso a quando furono introdotti i playoff, si diceva che si sarebbe snaturato il calcio perché era una formula da pallavolo, basket, una “americanata”.
Sulla critica di una prima fase troppo territoriale, Ghirelli replica che questo porterebbe a meno costi e più ricavi in un momento in cui le società soffrono di più, perché escono dalla fase del calciomercato e i contributi ancora non arrivano. Sul fatto che troppa competitività porterebbe a non far giocare giovani, risponde: “Il Pescara è in vetta alla classifica ed è al terzo posto tra tutti e sessanta i club per minutaggio dei giovani. I club spagnoli, tedeschi in Champions League fanno giocare titolari i diciottenni e per voi, non per me, i giovani sono a 24 anni, loro vincono e i nostri club guardano in tv le partite. Vi prego usate altri argomenti, non vi inventate che la formula bloccherebbe lo sviluppo di utilizzare i giovani calciatori. Per favore, i giovani non giocano perché non avete coraggio e il calcio italiano è fuori da due edizioni dai mondiali”.
Fonte: Fol