Riceviamo e pubblichiamo
Sapevamo che la partita di sabato era una di quelle proibitive, ma il Siena che si è presentato a San Siro, non voleva certo recitare la parte della vittima sacrificale.
Nel primo tempo i bianconeri si sono difesi più che attaccare, ma lo hanno fatto in maniera precisa e ordinata, mandando in apprensione "zio Fester" e la macchina milionaria dei rossoneri. Di fronte al più modesto Siena, il Milan non poteva certo raccogliere le briciole e allora dopo aver tentato con Bolzoni di provocare un piccolo dispetto al diavolo, nella ripresa sono venute fuori le individualità della squadra di Allegri (bravo anche nel vedere il rigore, un po' meno nell'averlo visto solo lui in tutto lo stadio) e anche qualche aiutino che nella circostanza è stato concesso dopo che i bianconeri erano già sotto di una rete e non al novantaquattresimo , magari con le squadre ferme sullo zero a zero.
Non sono certamente queste le partite da vincere, ma da martedì la musica deve cambiare e il derby con la Fiorentina oltre ad avere il valore di sempre, deve assumere l'importanza di partita scaccia crisi.
Tutti ci aspettiamo che la Robur torni alle brillanti prestazioni di inizio campionato, quelle che ci hanno portato alla ribalta della cronaca. Capiamo benissimo che se non arrivano i risultati, tutto si complica nella testa dei giocatori, ed anche le cose facili diventano ostacoli insormontabili.
Martedì la Curva Robur tornerà a far sentire tutto il suo incitamento fin dall'inizio e lo stadio si tingerà dei colori della balzana. Da questa spinta, Sannino & company, dovranno trovare le giuste motivazioni, la giusta grinta per battere la Fiorentina e cominciare a intravedere uno spiraglio alla fine del tunnel.
LALLO MENICONI.