Ricciardo: “La squadra prima dell’io. La responsabilità? Una cosa bella”

“Una rosa come la nostra è costruita per questi momenti. In ogni stagione ci sono queste situazioni dove c’è qualche infortunio. Poi noi siamo una squadra che è partita in ritardissimo, è normale”. A parlare, al Corriere di Siena, è l’attaccante della Robur Giovanni Ricciardo.

Foiano – “È un’ottima squadra, è partita fortissimo. A quanto pare ha una rosa importante, sarà una partita difficile. Sarà una battaglia, com’è stata con le altre. Fin qui partite facili non ce ne sono state. Prepareremo questa gara al meglio durante la settimana”.

Il momento – “Sono felice per domenica perché ero stato venti giorni fermo. Durante la carriera ho sempre avuto pochi problemi fisici, invece quest’anno mi sono fatto male subito. Poi quando sono rientrato a Signa, dove ho fatto pure gol, ho preso una ginocchiata sul polpaccio e il trauma ha creato una piccola lesione. C’è stata quindi un po’ di sfortuna, ma riparto sempre con entusiasmo”.

Il Franchi – “Stiamo aspettando tutti di poter giocare al Franchi, sarebbe la ciliegina sulla torta di questa annata. Giocare nel Siena e non poter giocare al Rastrello crea un po’ di fastidio. Però noi giochiamo in qualsiasi campo, anche se non sono in buone condizioni. Aspettiamo con grande entusiasmo di tornare al Franchi”.

Concorrenza – “La cosa più importante è aver creato grande unione tra di noi. Non è scontato, lo posso dire dopo vent’anni di calcio. Il bene del compagno è come il bene proprio. È una cosa bella competere con il compagno. Siamo tanti davanti, tutti al momento giusto abbiamo dato il nostro apporto. Mettiamo la squadra prima dell’io”.

La responsabilità – “Non è un peso, è una cosa bella. Avere responsabilità significa essere importante, che l’obiettivo è importante e che la piazza è importante. Gioco per questo, per assumermi le responsabilità. Fin quando avrò questo tipo di passione continuerò a giocare, quando non ci sarà più smetterò”.

Robur – “Due anni fa è successo quello che è successo, ma io sono abituato ad andare avanti. Ero arrivato con grande voglia, mi piaceva il sogno di indossare la maglia del Siena. È andata così, ma la vita regala sempre una seconda possibilità a chi se la merita. Quest’anno non ci ho pensato due volte a venire a Siena, sono felice, ma dobbiamo raggiungere l’obiettivo”.

Fonte: Fol