“RAZZA ROBUR, DALLA POLVERE ALLE STELLE”
La foto di copertina è quella della prima partita della Robur in serie A, al Curi di Perugia. Con i bianconeri a festeggiare insieme ai loro tifosi. Il titolo è “Razza Robur, Il Siena dalla polvere alle stelle”. Tommaso Refini e Nicola Natili ne sono gli autori. Si tratta dell’ultima pubblicazione, in ordine temporale, sulla storia della Robur: aneddoti, esperienze, spezzoni di vita bianconera e tante foto che ripercorrono la storia del Siena dalle stagioni di fine anni ’90 fino ai giorni nostri. La pubblicazione è stata presentata questo pomeriggio – e non a caso – nella sala stampa Paolo Maccherini, altra indimenticata penna della ‘vecchia Robur’. I diciotto capitoli, più un’appendice dedicata agli interventi di dodici giocatori che hanno segnato nelle partite più significative del periodo, da Ardito a Voria, da Kharja a Flo, si susseguono così come un “album di famiglia”, dove la voce narrante si intreccia con quella di tre bianconeri protagonisti in campo e fuori, Stefano Argilli, Michele Mignani e Simone Vergassola.
“La novità di “Razza Robur – ha detto Nicola Natili – consiste proprio in questa narrazione che viene dall’interno, da chi certe emozioni l’ha vissute dal campo. Si tratta di uomini dal grande spessore, sia professionale che umano. Le loro maglie le conservo con grande affetto. E’ grazie a persone come loro che continuo a credere, a illudermi forse, che i giocatori scendono ancora in campo per difendere i colori che indossano. Le foto sono mie e di alcuni amici colleghi: ‘professione’ è un termine un po’ forte per descrivere la passione che ho nelle scattare foto. Quando sono in campo, e lì vedi cose che da altre parti non puoi vedere, è come fossi un cacciatore: cerco l’assist, il gol, la parata del giorno, per poi tornare a casa e rivivere la partita”.
“Far parlare Argilli, Mignani e Vergassola – ha proseguito Tommaso Refini – significa creare empatia con il lettore, abbattere quella barriera che si instaura sempre con la voce narrante. Il libro nasce perché il Siena, per tutto quello che ha fatto negli ultimi anni, se lo meritava: la Robur non ha origini nobili, non è nata con la camicia e nessuno le ha mai regalato niente. Io stesso che, senese, abito lontano dalla mia città da anni, ho potuto vivere ciò che l’assenza mi aveva fatto perdere. Perché il calcio è un po’ come la musica. Certi eventi, aneddoti, episodi ti riportano alla mente eventi, aneddoti, episodi della vita personale”.
“La collana in cui “Razza Robur è stato inserito – ha spiegato Roberto Mugavero, della Minerva Edizioni -, ha una finalità didattica. Non ho neanche letto le bozze prima di dire sì alla pubblicazione. La verità è che a Siena c’è una cultura del calcio che è impossibile trovare altrove. Queste sono pagine di calcio vero. Questa città ti rapisce: guardando Torino-Siena mi sono trovato a esultare al gol del pareggio…”.
“Grazie agli autori del libro per aver voluto presentare il volume in questa sala – ha esordito Massimo Bianchi, assessore allo Sport del Comune di Siena -, dedicata a Paolo Maccherini che insieme a Nicola è sempre stato il ‘Vangelo’ della Robur. Questo libro, che festeggia ancora i quarant’anni dei Fedelissimi, va a completare la lista dei precedenti editi. Gli anni presi in considerazione, così densi di avvenimenti, sono quelli in cui il calcio senese ha subito un’accelerazione. C’è stato un cambio di Mentalità, di palcoscenici. Alla stesura hanno partecipato anche giocatori che hanno scritto la storia del Siena e che sono rimasti stregati da questa città. Non solo per la sua bellezza ma per la gente che ci vive. Il rapporto tra squadra e tifosi è straordinario, il clima che si respira è ciò che poi porta ai risultati sul campo. E’ una vittoria di tutti. In questo periodo si sono succeduti presidenti, allenatori, giocatori, da quelli dalla ‘pedata nostrana’ ai grandi campioni, tutti quanti hanno contribuito alla solidità che ha oggi il Siena. Brava a resistere alle avversità: perché ogni volta che è successo qualcosa di straordinario, qualcos’altro ha strozzato il grido di gioia, basti pensare a quella che doveva essere la cena delle cene, poi bagnata dalle lacrime. Qua sta la forza: nel superare i momenti brutti cercando di raggiungere con forza momenti più belli. Palcoscenico di tante imprese è stato il Franchi: il nostro stadio, a volte anche miracolosamente, non si è mai perso una partita perché è sempre stato adeguato e rimesso a norma. Anche tra lo stupore di tanti miei colleghi che si domandano come sia possibile. Non è un vanto per l’amministrazione attuale, o per me. Ma un vanto per Siena. Siamo 54mila, ma pensiamo cose per 200mila. È un dato oggettivo. In “Razza Robur” sono state fissate sulla carta tutte queste istantanee. E’ quindi un volume da mettere sì nell’archivio di casa, ma anche nell’archivio della memoria e del cuore”.
La pubblicazione, la cui prefazione è stata scritta da Daniele Magrini, si inserisce nei festeggiamenti per il quarantennale del Siena Club Fedelissimi. Sarà in vendita dai prossimi giorni in tutte le librerie della città e sul sito www.minervaedizioni.com. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line