Non molliamo, il primo obiettivo rimane la salvezza
Più che l’impresa – sempre ben accetta – serve la continuità. Mancano ancora cinque partite e tutto è possibile. Il playoff sono distanti tre punti, dai playout abbiamo un margine di quattro lunghezze, una posizione intermedia che richiede la massima attenzione perché, proprio guardando la classifica, ci possiamo rendere conto dell’importanza dei due pareggi ottenuti meritatamente nelle due ultime trasferte. Il primo obiettivo è, inutile sottolinearlo ancora, evitare i playout e il Siena visto in campo a Modena e Olbia ha dimostrato di potercela fare a patto che la concentrazione e l’attenzione messa in mostra ci accompagnino fino alla fine della stagione. Dobbiamo dare atto a Padalino di aver capito la situazione e le fragilità della squadra lavorando su questi limiti insieme al suo staff. Il tecnico foggiano, con le sue tante ore di volo alle spalle sul campo e in panchina, ha portato avanti il suo programma superando tutte le difficoltà che si sono presentate. Ci riferiamo ai tanti infortuni e al precario stato di forma di qualcuno che spesso l’hanno portato a scelte obbligate. Un buon lavoro il suo, ma lui per primo sa che l’opera non è terminata e che il nostro futuro è ancora da scrivere. Finalmente è scomparsa dal radar la parola playoff che è pur sempre un obiettivo raggiungibile e da inseguire, ma non come target primario, prima la matematica salvezza e poi quel che viene è tutto ben accetto. Questa è la mentalità giusta, battagliare in ogni partita, tirare fuori quella cattiveria agonistica spesso assente in passato, quella vista a Modena e Olbia, quella che mettono in campo le squadre che hanno il nostro stesso obiettivo. (NN)
Fonte: FOL