Premio De Luca: Bianciardi, Antognoni, Sannino e Vergassola
Una giornata dedicata interamente a Paolo De Luca: prima il triangolare al Franchi, poi la premiazione ai Rozzi, infine la cena di Gala nella Sala degli Specchi: così l'Aics di Siena ha voluto ricordare il presidente dei sogni. Il riconoscimento “Una lucida Follia”, è andato nelle mani dell'azzurro Giancarlo Antognoni e in quelle di tanti protagonisti del passato e del presente della Robur, dai tecnici Papadupulo, Beretta e Sannino ai calciatori, Chiesa, Mignani, Vergassola, Calaiò… “Grazie all'Accademia dei Rozzi, abbiamo potuto regalare una cornice speciale alla premiazione – ha spiegato il presidente dell'Aics Giorgio Bianciardi -. Inizialmente la scelta era caduta su Prandelli, che lo dico senza paura di smentite, sarà il premio De Luca del prossimo anno. Il ct era però impegnato con i sorteggi degli Europei. Abbiamo allora virato su Antognoni, un bel pezzo di calcio italiano. Gli altri sono tutti eroi della storia bianconera che hanno risposto con grande entusiasmo alla chiamata, primo su tutti mister Sannino”. “Non ho avuto la possibilità di conoscere De Luca – ha detto Giancarlo Antognoni -, ma da quello che ho visto e sentito, è stato un presidente speciale, un padre per i suoi giocatori, un grande uomo. Mi ha fatto ulteriore piacere ricevere il riconoscimento considerando i miei trascorsi viola. Cosa penso del Siena di Sannino? L'ho visto giocare qualche volta: un ottimo collettivo, guidato da un allenatore esperto, nonostante si sia appena affacciato in serie A”. “Sono felice e onorato di aver ricevuto il premio De Luca – ha ammesso proprio Giuseppe Sannino -. Di De Luca ho sentito parlare con grande amore e passione, a dimostrazione del segno che ha lasciato”. Sannino ha ricordato allora Erica Angelini, la giovane tifosa bianconera scomparsa due giorni fa. “Un peccato non poterle stringere più la mano – le parole del tecnico -, ci ha seguito sempre. Sapere della sua morte è stato un colpo al cuore. Sono vicino alla sua famiglia”. “Veniva spesso a trovarci a Colle – ha detto poi Simone Vergassola -. Siamo tutti molto dispiaciuti, abbraccio forte la sua famiglia e lei, che, sono sicuro, da lassù continuerà a starci vicino, perché era davvero una supertifosa”. E sul premio ricevuto. “Sono contento dell'attestato – ha sottolineato il bianconero -: De Luca ha dato tanto al Siena e a Siena. Era una persona speciale, squisita, divertente, sapeva dire sempre la cosa giusta al momento giusto. Di quegli anni ho un ricordo splendido. Ed è stato proprio lui a portarmi a Siena”. Dal passato al presente. “La squadra sta facendo buone cose, sta esprimendo un buon calcio – ha concluso -, anche se c'è rabbia per come sono andate le ultime uscite. Ora questa rabbia dobbiamo metterla in campo, dobbiamo scendere al Dall'Ara con agonismo e determinazione. Come sto? Meglio, anche se manca ancora un po' al mio rientro. Spero di tornare a disposizione per la fine dell'anno, ma non posso dirlo con certezza. Fa male stare fuori, vedere gli altri giocare e non poter essere lì. Ma sono con i ragazzi: con qualche partita in meno nelle gambe, darò il mio contributo pieno da febbraio, nello sprint di primavera”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line