PRATALI: CONTRO LA JUVE SERVIRA’ IL MIGLIOR SIENA
Nella famiglia dei cinquantini, la signora Pratali è la più esagitata. Quando gioca il figlio, guai a chi lo tocca. Le urla si sentono dal campo. Francesco Pratali ride quando parla della mamma, ride meno quando parla della Robur. La concentrazione deve essere massima: undici partite da giocare, la salvezza da conquistare, un sogno da inseguire, la Juventus prossimo passo del difficile cammino.
Come state?
“Stiamo bene, siamo una squadra in salute e a dimostrarlo il fatto che nei secondi tempi delle ultime partite siamo andati sempre più forte degli avversari. In questa settimana il tempo non ci ha aiutato, ma siamo comunque riusciti a portare avanti il nostro programma di lavoro. Giusto martedì siamo stati costretti a lavorare in palestra”.
Ultimamente la squadra ha mostrato maggiore solidità difensiva: vi sentite più sicuri?
“La difesa del Siena è composta da validi giocatori. Come ho sempre ripetuto il problema non è mai la difesa in sé, ma l’atteggiamento difensivo degli undici. Se tutti difendono, il reparto arretrato soffre meno”.
Cosa pensa della Juve?
“Affrontiamo una squadra rinfrancata dagli ultimi risultati. Non sarà la miglior Juventus, ma ci vorrà comunque il miglior Siena. La possibilità di far bene c’è: non andiamo a Torino per fare una gita, ma per giocarci una finale. Una delle undici che ci aspettano. Il tempo passa e noi non possiamo permetterci passai falsi, mai. Altre squadre di bassa classifica hanno fatto risultato in casa della Juve, dobbiamo riuscirci anche noi”.
Nella corsa salvezza, tra Catania, Lazio e Udinese, chi vede meglio?
“Il Catania. Li ho visti giocare ultimamente, sono in una condizione fisica eccellente. E’ una squadra abituata a lottare, le altre pretendenti non lo sono. E questo può essere un piccolo vantaggio anche per noi”.
Crede, Pratali, che in questo momento inseguire anziché farsi inseguire, psicologicamente sia uno stimolo? “Mah… Sinceramente preferirei essere io a ventotto punti. Ultimi come siamo, non possiamo permetterci di sbagliare una partita”.
Sentite l’assenza di un direttore sportivo?
“Mancano undici giornate alla fine. A questo punto che ci sia o non ci sia è irrilevante. Noi giocatori dobbiamo pensare soltanto a lavorare, a fare bene in campo. Non dobbiamo disperdere energie su questioni societarie, ma rimanere compatti per uscire da questa situazione. Importante, per il Siena, sarà avere un direttore sportivo l’anno prossimo. Mignani team manager? Un’altra figura fondamentale per una squadra. Ma vale il discorso fatto prima”.
Una nota di colore, che l’ottimismo sempre aiuta: ha una mamma super tifosa, vero?
“Menomale, almeno lei… So che è un gran bel personaggio. E infatti ‘babbo’, quando viene allo stadio, si siede proprio dalla parte opposta…”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line