Possiamo e dobbiamo ripartire, quindi….ripartiamo!
Un secondo tempo da dimenticare, interpretato malissimo dalla squadra che praticamente, dopo l’intervallo, è rimasta negli spogliatoi. Tanta delusione per tutti e alla squadra è arrivato anche qualche ceffone verbale da parte del direttore Salvini e dello stesso allenatore Guido Pagliuca. Sui motivi che hanno causato questo risultato ci sarebbe da scrivere tantissimo, ma forse la chiave di lettura giusta è più chiara di quanto si pensi. Il Siena è una squadra che basa la sua forza su tre elementi: l’agonismo, il gioco e il gruppo, non ci sono prime donne, ma tanti buoni giocatori che seguono sempre le indicazioni dell’allenatore. Quando, come a Macerata nel secondo tempo, per mille motivi vengono a mancare l’agonismo e il gioco anche il terzo elemento, il gruppo, ne risente e basta una mediocre Recanatese per farci piangere. Affrontare una o due partite in emergenza numerica è possibile, ma se l’emergenza si prolunga, tutto diventa più difficile. Allora è già tutto finito? Ma per favore, non diciamo bischerate! Il giudizio positivo su questa squadra rimane, anche perché a questo punto sarebbe bene chiarirsi su cosa significa disputare un campionato di assestamento e di maturazione, non certo chiedere o pensare che l’obiettivo finale dovrà essere per forza il primo o il secondo posto. In un percorso di crescita, come quello programmato dalla società di Emiliano Montanari, dobbiamo mettere in conto, all’inizio della stagione, qualche scivolone come nelle ultime due trasferte soprattutto se l’infermeria è sempre piena, limitando pesantemente le alternative. Non piace a nessuno, né alla società, né allo staff tecnico, né alla squadra, né tanto meno ai tifosi, ma così è. Non siamo tifosi buonisti e nemmeno cronisti buoni, vorremmo sempre vedere il Siena trionfare su tutti i campi, ma quando si sposa un programma si deve sostenere fino in fondo o almeno fino a quando vengono rispettate le parole spese in merito. Spetterà ora alla società, al DG e al tecnico, analizzare e intervenire su questi unici, ma dolorosi due blackout e in questo confidiamo. Il Siena entusiasmante visto con Ancona, Reggiana, a Imola, Montevarchi, Olbia, a Pontedera, Cesena e Rimini è sempre lo stesso di Sassari e Macerata, sono cambiate solo le prestazioni, un aspetto importante su cui ci si dovrà concentrare e lavorare. (Nicnat)
Fonte: FOL