Ponte: “Durio sbagliò a non voler fare le cose insieme. Guadagnai più del dovuto dalla vendita? No, ci ho rimesso”
L’ex presidente del Siena Antonio Ponte è tornato a parlare e lo ha fatto in un’intervista a RadioSienaTv. Queste le sue dichiarazioni:
Promozione del 1999/00 – “Sono ricordi molto forti. Fu un’annata eccezionale, un’esperienza unica. Era la prima volta che mi affacciavo al mondo del calcio da imprenditore, centrammo un successo incredibile che nessuno si aspettava. Andammo in Serie B ed è tuttora uno dei ricordi più belli della mia vita”.
Seconda parentesi – “Ritornai dopo il fallimento e si doveva ripartire da zero. Solo che sottovalutai un po’ la situazione. Siena non era più quella di 20 anni prima, nonostante la vittoria del campionato e il ritorno nei professionisti capii subito che non c’era più la possibilità di fare campionati vincenti. E quando capii che non c’erano i presupposti per il successo decisi di mollare”.
Tifosi – “Capisco l’indole del tifoso, che vede certe cose in un certo modo. Io non ho rancore per nessuno nonostante quello che è successo. Preferisco ricordare la parte bella di entrambe le esperienze. A Siena ho ancora amici con cui mi sento ogni tanto”.
Durio – “Probabilmente sbagliò a non voler fare le cose insieme. Quando le vendetti la società avremmo potuto benissimo continuare a lavorare insieme, se solo lei avesse capito l’importanza della conoscenza del settore. Dare la società ad un ragazzo come il figlio ventenne fu un grande errore secondo me. Ha sbagliato chi mettersi attorno, nonostante gli sforzi finanziari non è arrivata a nessun tipo di traguardo nonostante ci sia andata vicino”.
Vendita – “Non ho guadagnato più del dovuto vendendo la società alla Durio, per nulla. Io ho perso quell’anno, altro che guadagno. L’esperienza fu negativa dal punto di vista finanziario. Chi dice che la seconda volta ci ho guadagnato sbaglia. È nella mia prima esperienza al Siena che ho guadagnato dalla vendita”.
Siena – “Quello che è successo al Monte è una cosa che ha frenato la città, il ruolo del Monte sul calcio e sull’economia era importantissimo. Senza quello molte cose non sono più fattibili a Siena. Sarà molto difficile che si torni a quei fasti”.
Ritorno – “Non c’è due senza tre? Non lo so, nella vita tutto è possibile. Diciamo che per tante ragioni, in primis per la mia età, sarà molto difficile che io possa tornare”. (J.F.)
Fonte: Fol