Perinetti e il Palermo

Sono ormai molte settimane che il nome di Giorgio Perinetti viene accostato a quello del Palermo.

La cosa, obiettivamente, non ci piace soprattutto perché questi chiacchiericci sono iniziati nel mese di ottobre, ovvero quattro mesi dopo che il DS aveva firmato un contratto triennale con la Robur.

Leggendo le interviste di queste settimane e  ritornando indietro di alcuni mesi si possono ritrovare gli stessi concetti che Perinetti esprimeva ai tempi in cui era al Bari e veniva corteggiato dal Siena.

Quello che temiamo non è tanto la sostituzione di Perinetti, quanto i motivi che possono indurre l’esperto dirigente a rivedere la durata di un legame sottoscritto da poco.

In altre parole, se veramente Perinetti si sta avviando verso una separazione dalla Robur, quale motivazioni ci sono dietro?

Il primo punto da capire è se veramente questa trattativa è in atto e quale miglior interlocutore che non l’interessato?

“Non ho nessun impegno con il Palermo, né ufficiale né morale. Ho un impegno con il Siena che intendo rispettare. Sono concentrato per riportare la Robur in serie A e tutte le mie energie le indirizzo per raggiungere l’obiettivo”

Da Palermo, però, non passa giorno senza leggere un articolo o una dichiarazione in merito, anzi, ad essere sinceri, il nome Perinetti, nelle ultime settimane e a livello nazionale, è abbinato maggiormente ai rosanero che non al Siena….

“Sono stato sempre molto disponibile con i giornalisti e rispondo alle domande che mi vengono rivolte con la massima sincerità. Se mi chiedono se sarei contento di ritornare a Palermo, rispondo che ne sarei felice, perché a Palermo vive la mia famiglia e perché il Palermo è una grande società, ma questo non vuol dire che io voglia lasciare il Siena per andare a Palermo. Un giorno potrebbe accadere ma ora non è nella realtà. Le dichiarazioni che ho rilasciato in proposito sono da leggere in quest’ottica e sono le stesse, come giustamente fa notare, di  quando ero al Bari e mi cercava Stronati. Avevo ed ho un forte legame con la città di Siena e con la Robur, l’ho sempre dichiarato,  ma sono rimasto a Bari, tornando a Siena solo dopo un paio di anni.

Con il Palermo il discorso è identico e le dirò che Zamparini mi ha chiesto la disponibilità fin dal mese di Aprile u.s., ma come vede sono a Siena. E poi, siamo sicuri che il presidente del Palermo pensi ancora a me? “

Quindi nel futuro ancora il Siena?

“Ho un impegno e intendo rispettarlo, ma non tradirò il mio modo di comportarmi. A fine anno, quando spero che il Siena sarà tornato nella massima serie, mi siederò, come ho sempre fatto in tutti questi anni di professione, con il presidente Massimo Mezzaroma e insieme faremo una verifica del lavoro da me svolto. Se sarà contento del mio operato e le condizioni rimangono quelle iniziali, non vedo il motivo di cambiare. Questo è il mio modo di operare, questo è quello che ho sempre fatto, compreso negli anni in cui ho lavorato con il presidente De Luca.

Ora dobbiamo concentrarci sul campionato e combattere fino all’ultima goccia di sudore per ritornare in serie A. Questa è la cosa più importante, quella per cui sono stato chiamato a Siena e io garantisco a tutti che non mi risparmierò per raggiungere l’obiettivo.” (Nicnat)