Perinetti: Ci metto la faccia, ingiuste le bocciature senza appello
Il responsabile dell'area tecnica bianconera Giorgio Perinetti ha voluto incontrare oggi a Colle i giornalisti per poter esprimere davanti a taccuini e telecamere la propria opinione sul momento che sta attraversando la squadra: ha difeso a spada tratta i sui giocatori, la sua 'creatura', alla vigila della doppia sfida con Milan e Fiorentina. Nessuna domanda, un lungo monologo.
“Avevo già chiesto questo incontro prima della partita di Palermo. Non è una decisione post-qualificazione. La premessa è che la squadra è stata costruita questa estate tenendo conto delle riflessioni di Conte prima della sua partenza per Torino, poi confermate e condivise da Sannino e sempre nel rispetto dei parametri stabiliti. L'obiettivo, creare una squadra competitiva per la lotta salvezza. Ma il responsabile della costruzione di questa squadra sono io. E sono io che ci metto la faccia. Per usare termini un po' più forti, il famoso culo da prendere a calci è il mio.
La partita di Palermo ha confermato che il Siena ha una sua struttura, una sua identità, chiunque giochi e il merito è tutto del mister. E dei ragazzi, che, consapevoli della situazione, si sono sempre impegnati con grande abnegazione e che non meritavano di perdere certe partite come contro Inter e Bologna. So che il mercato incombe, ma non ne parlerò nemmeno sotto tortura, lo farò solo dopo il derby e dopo aver sentito mister e società.
I tifosi ci sono sempre stati vicini, lo sono adesso e la scelta di sospendere lo sciopero del tifo per i primi quindici minuti, è davvero lodevole. Ma sento, camminando per strada, insoddisfazione. Leggo giudizi ingenerosi nei confronti di un gruppo che a livello di squadra ha dato sempre risposte positive. A livello individuale ci sarà stata anche qualche risposta al di sotto delle aspettative ma trovo ingiuste condanne definitive. Chi ha fatto da 8 in qualche partita significa che ha le potenzialità per prendere un voto alto in pagella. Non è che se una volta gioca da 5 deve essere bocciato senza possibilità di appello. Dico questo perché lo devo dei ragazzi che non si sono mai risparmiati, che hanno sempre rispettato le decisioni del mister senza proferire parola”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line