Pericoli e le giovanili: “Sta nascendo qualcosa di interessante, i numeri dello Youth Project sono inaspettati”

Leonardo Pericoli, mister dei Giovanissimi Nazionali della Robur Siena, è stato ospite di Studio Robur, su Canale 3. Queste le sue dichiarazioni:

Il momento – “Capitano dei periodi in cui una squadra non raccoglie quanto merita. Ogni partita è diversa, però un filo logico in queste tre sconfitte c’è: la troppa frenesia in certi momenti della gara. Ci vuole più tranquillità e più lucidità. Però, parlando da allenatore, se vedo che la mia squadra ha voglia di vincere la partita, sono contento. Sono dell’idea che la ricerca della vittoria è fondamentale”.

Arezzo – “A livello di tradizione, Siena-Arezzo affonda le radici nella notte dei tempi, con tantissimi aneddoti. Certo, non bisogna trascendere in situazioni negative come quelle scritte apparse qualche giorno fa. Deve rimanere una partita di calcio, con i sani sfottò. E’ stato bellissimo rivedere lo stadio pulsante e vivo col Livorno, è questa l’essenza dello sport. Un’ora prima della partita c’era la fila ai botteghini, questa è una cosa che mi ha colpito molto. Erano anni che non succedeva”.

Giovanili – “Stiamo facendo un buonissimo lavoro, sta nascendo qualcosa di veramente interessante. La Berretti, pur rinnovata, sta facendo una buona annata in mezzo a tante squadre più ‘vecchie’”.

Youth Project – “Abbiamo raggiunto dei numeri importanti, forse anche inaspettati. Colgo l’occasione per ringraziare i tecnici affiliati che sono venuti ieri ad Uopini. E’ stato un bel pomeriggio con la spiegazione di quelle che sono le nostre linee guida, per poi mettere in campo una proposta di allenamento”.

A.c. Siena – “Ero uno di quelli presenti in quegli anni, avevamo costruito qualcosa di importante. Ora siamo ripartiti dopo il fallimento e non è facile avere un appeal. Noi ci proviamo con il nostro vissuto e la proposta che facciamo. Il territorio deve rispondere, perché il Siena è l’unica società professionistica della zona”.

Strutture – “La bontà del lavoro, oltre sul piano tecnico, è anche sul piano morale. Siamo molto bravi ad adattarci a situazioni a livello logistico disagiate. La speranza è che prima possibile sia disponibile l’Acquacalda. E’ in un punto centrale della città ed è fondamentale per accogliere ragazzi che in futuro possono venire da noi. Una delle prime squadre che andrà ad allenarsi lì potrebbe essere la mia, poi, in base alle esigenze, anche la prima squadra. Il campo sarà di ultimissima generazione, sono terreni estremamente vicini a quelli in erba”.

Giovanissimi Nazionali – “Siamo partiti a maggio-giugno con un paio di raduni, abbiamo fatto uno scouting per comporre la squadra. Sono ragazzi che vengono dal territorio, da Grosseto e dall’Umbria. La cosa positiva è che è un gruppo tutto nuovo, è stato facile il mio l’approccio e quello dei miei collaboratori, Federico Brizzi (preparatore atletico) e Lorenzo Garoni (collaboratore tecnico). Nel girone ci sono Fiorentina, Empoli, Livorno. La Fiorentina è fuori classifica perché hanno un serbatoio enorme e anche un pensiero diverso per quello che è il settore giovanile. Con loro, pur avendo perso pesantemente, ce la siamo giocata”. (Giuseppe Ingrosso)

Fonte: Fol