Pas bien, monsieur Genevier
Alcuni rumori e qualche intervista letta qua e la, ci hanno convinto che tra poco inizierà un braccio di ferro con il Torino per il centrocampista francese Gael Genevier, legato al Siena da un contratto economicamente importante che scadrà tra quattro anni. Anzi, diciamo, che è già iniziato.
Genevier nel mercato di gennaio è stato trasferito in prestito secco al Torino e al termine della stagione è rientrato nelle fila della Robur, ma stando ai si dice e ad alcune confidenze fatte con qualche amico, non avrebbe alcuna voglia di rimanere.
Il Toro gli è rimasto nel cuore ed in granata vuole ritornare, fregandosene altamente del contratto e degli obblighi che esso comporta.
Una situazione quella del francese che lo accomuna ad altri giocatori, ma se Maccarone, Ghezzal, Rosi e Curci hanno voluto mantenere la massima serie e migliorare la loro carriera, questo non vale per Genevier che la serie A l’ha solo annusata senza che nessuno si fosse accorto del suo passaggio e che vorrebbe una squadra, anche se blasonata, che il prossimo campionato se la dovrà vedere con la Robur.
Il Torino per bocca del suo DS, ha manifestato l’interesse per Genevier offrendo l’ex eterna promessa, mai sbocciata, Gasbarroni, un giocatore che per ruolo, caratteristiche e contratto non può rientrare nei programmi della Robur e di cui il Torino si vorrebbe liberare, tant’è che viene inserito in qualsiasi trattativa.
Se possiamo capire la scelta di Maccarone e compagni (anche se non ci ha fatto piacere), per gli stessi parametri di valutazione la volontà di monsieur Genevier è del tutto fuori da ogni logica e meritevole di una presa di posizione decisa da parte della società.
Se i dirigenti del Siena e l’allenatore Conte decideranno di rinunciare alle prestazioni del recalcitrante francese saranno loro a decidere la destinazione e non un giocatore che ha ancora quattro anni di contratto e che deve dimostrare ancora tanto o la società che su di lui fa pressione per arrivare alla rottura con il Siena, un giochino, questo, vecchio come il cucco, ma sempre attuale («Sto lavorando per riprendere Genevier, ma il Siena non vuole rinforzarci. Noi però ci rinforzeremo lo stesso». Gianluca Petrachi DS del Torino a La Stampa)
Forse è arrivato il momento in cui la comprensione e la conseguente politica di accontentare gli scontenti venga abbandonata e si inizi a far meditare qualcuno in tribuna. Sarebbe pericoloso se passasse il messaggio che chiunque voglia un giocatore del Siena può prenderselo come, quando e a quanto vuole. (nicnat)
Fonte: Fedelissimo Online