Parliamone a cura di Federico Castellani
Siamo giunti finalmente al capolinea. Con la lettera di Gravina sappiamo che la nostra storia ricomincia dal gradino dell’Eccellenza. Girone regionale con squadre di paese. Saremo infatti l’unico capoluogo di provincia in Toscana. Poteva essere di più ma anche di meno stante i tanti menagrami che popolano le pagine dei social. Una decisione non attesa ma possibile e che rispecchia lo stesso trattamento che hanno avuto altre città. Livorno, Ancona, Lucca e Grosseto. Non fa una grinza. Tre non iscrizioni in poco meno di dieci anni non hanno lasciato scampo. È una punizione severa non tanto per i tifosi ma per quel “sistema Siena” che ha sempre creduto di essere più furbo. Tralasciando le problematiche strutturali (la legge anti sismica viene dal 2014) che coinvolgono anche altre strutture sportive per poi rimandare ad altri la risoluzione dei problemi con atti e convenzioni. Compreso la scelta di proprietà poco affidabili. Ripartire è l’imperativo e sarà Siena coi suoi amministratori a farla ripartire dallo Sport. Una cartina tornasole per la Giunta per dare un segnale che qualcosa può essere davvero cambiato. Vedremo con la scelta dei nuovi proprietari.
Futuro prossimo
È “chiaro e cristallino “che tutte le fandonie e risibili comunicati dell’ultima dannatissima proprietà erano inutili. È “chiaro e cristallino” che Montanari Group è finito. È “chiaro e cristallino” che il Siena ripartirà senza di Lui. È ”chiaro e cristallino” che ora l’Amministrazione deve farsi valere per lo Stadio Comunale. È “chiaro e cristallino” che la Pay Care non la risolve lui, È “chiaro e cristallino” che non andrà ad allenarsi al Robur City di Maltraverso. È “chiaro e cristallino” che il campo lo ha innaffiato lui, l’unica cosa buona che ha fatto in 12 mesi di presidenza. Grazie ingegnere. A Dio piacendo…addio. Rialzeremo la testa, la storia continua. Forza Siena bianconera”
Fonte: FOL